di Gabriella Lax - Dal prossimo 10 settembre diventa operativo il nuovo albo dei giudici di gara. La riforma degli appalti (Dlgs 50/2016) prevede che le giurie incaricate di assegnare tutti gli appalti pubblici debbano essere indipendenti. A tal fine, il decreto istituisce un albo nazionale, tenuto dall'Anac, al quale devono iscriversi i componenti delle commissioni. Ogni volta che si attiva una giuria, la Pa dovrà chiedere all'Anac l'invio di alcuni nominativi estratti dall'albo nazionale, tra cui sorteggiare i propri esperti indipendenti.
Anac, giudici di gara con un'applicazione
Come spiega una nota Anac, l'albo dei giudici di gara sarà attivo per i bandi le cui offerte scadranno dopo il 15 gennaio del 2019. L'Anac stabilisce i punti fermi ossia la creazione di un nuovo elenco, le commissioni di gara degli appalti pubblici. L'albo nazionale, dopo due anni di stop, arriva ai nastri di partenza, con grandi opportunità per i professionisti, destinatari principali di questa misura.
L'applicativo sarà usato dall Pa per chiedere la lista di esperti tra cui effettuare il sorteggio. E la risposta Anac arriverà tramite l'applicativo, privilegiando gli esperti che, tra quelli compatibili per materia, hanno ricevuto il minor numero di incarichi. Questo garantisce la rotazione nelle commissioni. Non appena ricevuti i nomi, la Pa comunicherà, tramite ancora l'app, di avere costituito la commissione.