di Gabriella Lax - In arrivo 450mila nuovi statali per svecchiare gli organici della Pubblica amministrazione. Il Governo pensa ad un maxi piano di reclutamento per anticipare entro il 31 dicembre 2019 le assunzioni previste nel triennio 2019 - 2021.
Statali, entro il 2019 450mila assunzioni col ddl Concretezza
E' il ministro alla P.A. Giulia Bongiorno a dare qualche anticipazione sul nuovo disegno di legge che, puntando alla concretezza dovrebbe appunto prendere il nome di Ddl Concretezza.
Si tratta di un maxi piano di reclutamento che vedrà l'aumento dei concorsi pubblici finalizzati alle assunzioni, dopo un 2018 caratterizzato da rinnovi contrattuali e aumenti in busta paga. La finalità è garantire il necessario ricambio generazionale all'interno dei quadri della Pubblica Amministrazione.
Assunzioni che dovrebbero crescere secondo la Bongiorno perché negli ultimi 15 anni è stato effettuato un risanamento dei conti pubblici attraverso la spending review e vari altri tagli alla spesa pubblica. Il nuovo decreto, per questi motivi, avrà come obiettivo quello di potenziare norme già esistenti nel nostro ordinamento, ma che finora non sono state applicate.
Concorsi e meritocrazia alla base del ddl Concretezza
Entro qualche giorno, ossia entro il 31 agosto 2018, tutte le amministrazioni dello Stato (compresi i ministeri) dovranno far pervenire alla Funzione Pubblica le richieste in relazione al fabbisogno personale specificando i profili che potranno servire.
Per le nuove immissioni in ruolo si studia un sistema di selezione che premi i meritevoli e chi nel triennio precedente ha avuto risultati positivi. Oltre ai concorsi potrebbe essere prevista una quota di assunzioni da destinare ai vincitori e agli idonei delle selezioni precedenti.
Focus che pensa ad efficaci metodi di contrasto all'assenteismo con l'introduzione di sistemi di rilevazione delle presenze mediante la registrazione dei dati biometrici (riconoscimento vocale o facciale o anche il rilevamento delle impronte digitali) dei dipendenti pubblici. Lo scopo per il ministro Bongiorno è dare la concretezza di una P.A. che sia nettamente migliore. Miglioramenti che escludono, a priori, tagli nel settore pubblico, considerato che tutti i settori interessati dalla riforma (digitale, semplificazione, ammodernamento e miglioramento dei servizi) richiederanno forti investimenti in termini di risorse umane.
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