di Gabriella Lax - Arrivano i nuovi tetti massimi di spesa per i celiaci. E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (n. 199 del 28 agosto 2018) il nuovo decreto che stabilisce limiti massimi di spesa per l'acquisto di prodotti senza glutine (sotto allegato). Niente d'inatteso rispetto al parere positivo espresso dalla Conferenza Stato Regioni lo scorso 10 maggio. Il decreto, come riformulato, riconosce ai soggetti affetti da celiachia (compresa la variante della dermatite erpetiforme) il diritto all'erogazione gratuita degli alimenti con dicitura "senza glutine, specificatamente formulati per celiaci" o "senza glutine, specificatamente formulati per persone intolleranti al glutine" e rivaluta i tetti di spesa, distinti per sesso e per fasce di età, secondo i fabbisogni energetici totali definiti dai Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia.
Celiaci, ecco i nuovi tetti di spesa mensili
Secondo il Ministero della Salute i pazienti celiaci diagnosticati sono 198.427, ma i pazienti attesi sono circa 600.000.
Il nuovo decreto conferma il diritto all'erogazione gratuita degli alimenti, ma con una riduzione media dei tetti di spesa del 19%. I nuovi tetti di spesa sono stati fissati a 56 euro per la fascia di età compresa tra 6 mesi e 5 anni (col +24% rispetto ai precedenti 45 euro); a 70 euro per i bambini tra i 6 e i 9 anni. Ecco le limitazioni: dai 10 ai 13 anni sono 100 euro per i maschi; 90 euro per le femmine. Dai 14 ai 17 anni: 124 euro per i maschi; 99 euro per le femmine. Dai 18 ai 59 anni: 110 euro per i maschi; 90 euro per le femmine. Sessanta e più di sessant'anni: 89 euro per i maschi; 75 euro per le femmine.
Queste le categorie erogabili di alimenti senza glutine specificamente formulati per celiaci: pane e affini, prodotti da forno salati; pasta e affini; pizza e affini; piatti pronti a base di pasta; preparati e basi pronte per dolci, pane, pasta, pizza e affini; prodotti da forno e altri prodotti dolciari; cereali per la prima colazione.
Dm salute 10 agosto 2018• Foto: 123rf.com