di Redazione - Aiga rileva alcune criticità in merito al Disegno di Legge c.d. Pillon (Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità), ritenendo che l'approvazione del testo attuale "non condurrebbe alla sperata maggior tutela degli interessi della prole ma potrebbe, invece, portare al sorgere di nuove problematiche". È quanto rende noto l'associazione dei giovani avvocati con un comunicato.
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In particolare, AIGA ritiene che "le tempistiche paritarie, già utopistiche in termini assoluti, siano di dubbia realizzazione pratica e portino al rischio di avere, quale unico effetto concreto, un intollerabile 'sballottamento' dei figli".
Quanto al mantenimento direttopoi, i giovani avvocati ritengono"assai iniquo che, nel caso di redditi sostanzialmente differenti tra i coniugi, non sia prevista una corresponsione perequativa a tutela del più debole, così come oggi avviene, ad esempio, per le spese straordinarie ripartite in percentuali diverse".
Inoltre, "imporre una mediazione obbligatoria, addirittura come condizione di procedibilità, non porterà alcun beneficio nè alle parti coinvolte (che, anzi, si vedranno costrette ad affrontare ulteriori spese), nè alla finalità deflattiva del contenzioso (già quotidianamente, i legali si impegnano in maniera profusa per consensualizzare le crisi familiari)".
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Per queste ragioni, l'Aiga chiede un incontro con il senatore Pillon, per "approfondire le tematiche alla base dell'intervento legislativo al fine di proporre eventuali correttivi che possano rendere la normativa davvero risolutiva degli attuali problemi esistenti in materia".
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