di Gabriella Lax - Il reddito di cittadinanza sarà solo per gli italiani. Arriva la secca smentita del vicepresidente del consiglio, Luigi Di Maio, rispetto alle parole del ministro all'Economia, Giovanni Tria che, nel corso di un'audizione al Senato, aveva specificato che la misura sarebbe stata rivolta anche agli stranieri.
Smentita di Di Maio: «reddito di cittadinanza solo a italiani»
Il ministro Tria aveva risposo ad un'interrogazione di Fratelli d'Italia, affermando che il reddito di cittadinanza non riguarda solo gli italiani in condizioni di bisogno, ma anche i soggetti residenti sul territorio nazionale provenienti da altri paesi europei o da paesi terzi che abbiano «sottoscritto con l'Italia accordi sicurezza sociale». Tra questi dunque i paesi dell'ex Iugoslavia come Repubblica di Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia, e poi la Repubblica di Montenegro e la Serbia e Slovenia, posti dai quali provengono rom e sinti che abitano nei campi nomadi italiani; ed altri paesi quali Tunisia, Uruguay, Turchia, Venezuela, Brasile, oltre al Vaticano, la Repubblica di San Marino, il principato di Montecarlo e gli Usa.
Non si era fatta attendere la risposta del vicepremier leghista Matteo Salvini che aveva affermato: «Sono sicuro che gli amici Cinque stelle stanno studiando una formula del reddito di cittadinanza intelligente che lo limiti ai cittadini italiani».
A fare chiarezza ci pensa ora Di Maio: «Abbiamo corretto la proposta di legge che avevamo presentato nel 2014. E' singolare che ritorni in auge. Già nel 2016 l'abbiamo modificata. Stiamo lavorando sulla platea. E' logico che la devi restringere ai cittadini italiani - ha spiegato - è chiaro che è impossibile, con i flussi migratori irregolari, non restringere la platea e assegnare il reddito di cittadinanza ai cittadini italiani».
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