Via libera definitivo a cinque decreti legislativi attuativi della riforma Orlando. Le novità riguardano l'ordinamento penitenziario, il casellario giudiziale, le spese per le intercettazioni e i condannati minorenni

di Valeria Zeppilli - Nella seduta di giovedì 27 settembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva cinque decreti legislativi, attuativi della riforma penale 2017 (riforma Orlando), che introducono importanti novità in materia di ordinamento penitenziario, casellario giudiziale, spese di giustizia funzionali alle operazioni di intercettazione ed esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni.

Ordinamento penitenziario

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Per quanto riguarda l'ordinamento penitenziario, vengono riformate l'assistenza sanitaria al fine di garantire prestazioni tempestive e appropriate e le disposizioni sulla vita penitenziaria e vengono semplificati i procedimenti per le decisioni di competenza del magistrato e del tribunale di sorveglianza.

Il procedimento di sorveglianza viene modificato nell'ottica di una complessiva accelerazione.

Infine, specifiche disposizioni sono poste a presidio del principio all'imparzialità dell'amministrazione, con il fine di combattere le discriminazioni all'interno delle strutture, specie quelle di genere e basate sull'orientamento sessuale dei detenuti.

Vita detentiva e lavoro penitenziario

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Un diverso decreto si occupa della vita detentiva e del lavoro penitenziario.

L'obiettivo principale è quello di incrementare le attività di lavoro retribuito sia all'interno che all'esterno delle carceri e di incentivare il volontariato e il reinserimento sociale dei condannati.

Altre norme tendono al miglioramento della vita carceraria, prevedendo la responsabilizzazione dei detenuti e la massima conformità della vita all'interno delle strutture penitenziarie a quella all'esterno delle carceri.

Casellario giudiziale

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Il casellario giudiziale, invece, è stato adeguato alle più recenti modifiche in materia di diritto penale, diritto processuale penale e privacy.

Anche in questo caso, le norme sono state concepite nell'ottica di rendere il procedimento più semplice e gli adempimenti amministrativi più snelli.

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Intercettazioni

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Il quarto dei cinque decreti legislativi approvati dal Consiglio dei Ministri si occupa, invece, delle spese per le prestazioni obbligatorie e funzionali alle operazioni di intercettazione.

In particolare, anche per velocizzare le operazioni di pagamento, la competenza ad emettere il decreto di liquidazione delle predette spese viene affidata al magistrato dell'ufficio del pubblico ministero che ha eseguito o richiesto l'autorizzazione a disporre le intercettazioni.

Condannati minorenni

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Infine, l'attuazione della riforma penale passa anche per la predisposizione di una nuova disciplina in materia di esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni e dei giovani adulti, ovverosia coloro che hanno meno di 25 anni di età.

Tenendo conto del particolare percorso educativo e di reinserimento sociale che devono affrontare tali soggetti, il decreto riforma le misure penali di comunità e fa leva sull'individualizzazione del trattamento penitenziario.

La detenzione viene disposta quando le esigenze di sicurezza e quelle sanzionatorie non riescono ad essere ben conciliate con le istanze pedagogiche.

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Valeria Zeppilli

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