di Redazione - 1176, a tanto ammontano i ricorsi presentati dagli ex deputati contro la delibera dell'ufficio di presidenza della Camera che taglia i vitalizi. Si tratta, ha spiegato il presidente dell'Associazione ex parlamentari, Antonello Falomi, in una conferenza stampa a Montecitorio, di un "fatto senza precedenti" nella storia delle due assemblee legislative.
"Non è la prima volta negli ultimi 15 anni che i vitalizi degli ex parlamentari subiscono decurtazioni, anche significative". Tuttavia, finora, ha aggiunto Falomi, "il livello del contenzioso si era sempre mantenuto piuttosto modesto, 40-50 persone al massimo. Stavolta, invece, sono 1176 le persone che hanno scelto di reagire. Questo numero segnala l'indignazione e la protesta di chi, per il solo fatto di essere un ex parlamentare, è stato oggetto, in questi ultimi anni, di una violenta a arrogante campagna politica".
Vitalizi: le udienze
Numeri forniti anche da Felice Besostri, ex senatore e avvocato che rappresenta una parte dei ricorrenti. Sono 712 - ha scritto in un comunicato - "i ricorsi depositati al Consiglio di giurisdizione della Camera. Altri 40 ricorsi circa sono attesi in giornata". 'Alcuni - puntualizza - sono collettivi, il che fa salire il numero totale a 1165 Parlamentari, 66 dei quali sono superstiti e al 90% si tratta di vedove o di alcuni orfani inabili al lavoro". "Per 88 di loro è stata fatta richiesta di sospensiva che vuol dire che si chiede di sospendere il provvedimento limitatamente a chi lo richiede. Questi casi vengono giudicati prima degli altri ricorsi, alcune udienze sono state già fissate e in ogni caso vengono esaminati tutti prima del 31 dicembre" ovvero prima dell'entrata in vigore del provvedimento.
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