di Annamaria Villafrate - L'app stana furbetti è in fase di test in piccoli e grandi comuni italiani. Definirla però come l'applicazione destinata a individuare solo coloro che hanno diritto al reddito di cittadinanza è riduttivo. Si tratta di un'app in realtà che assolverà a una molteplicità di funzioni, per mettere in contatto diretto il cittadino con la Pubblica Amministrazione. Uno strumento che, secondo l'idea del Governo in carica, ha l'obiettivo d'individuare chi ha veramente diritto al reddito di cittadinanza e prevenire che qualche furbetto possa macchiarsi del reato di truffa ai danni dello Stato.
- Reddito di cittadinanza: arriva l'app stana furbetti
- App io.italia.it: a cosa serve?
- Truffa lo Stato chi mente sulle proprie condizioni economiche
Reddito di cittadinanza: arriva l'app stana furbetti
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Il reddito di cittadinanza promesso dal M5S sarà una realtà per molti italiani in difficoltà a partire da marzo-aprile 2019. L'opposizione teme che verrà sfruttato dai fannulloni come scusa per non cercare lavoro e vivere alle spalle dei contribuenti.
Ai dubbi e ai timori Di Maio risponde con la app io.italia.it, commissionata al Team Digitale per individuare chi ha realmente diritto a questa misura di sostegno e monitorarne l'utilizzo. Annunciata qualche giorno fa da Diego Piacentini, Commissario Straordinario per l'attuazione dell'Agenda Digitale, nel corso di un'intervista al Corriere.it, la app io.italia.it è già in fase di test in piccoli e grandi comuni come Milano, Torino, Cagliari e Palermo.
App io.italia.it: a cosa serve?
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La app io.italia.it sarà impiegata per individuare i soggetti che hanno realmente bisogno del reddito di cittadinanza e controllare i passaggi di denaro. Del resto, come riportato nella nota aggiuntiva del Def, che definisce le misure del Walfare, il reddito di cittadinanza è uno dei punti essenziali della politica dell'attuale Governo, la cui erogazione avverrà esclusivamente in forma digitale, per rendere le operazioni più rapide, ma anche per ridurre eventuali frodi.
Questa app però servirà anche per richiedere e conservare documenti e certificati, effettuare e ricevere pagamenti, comunicazioni, promemoria e messaggi. Una sorta di carta del cittadino, per essere sempre in contatto con la Pubblica Amministrazione.
Basta visitare il sito dedicato https://io.italia.it/ per vedere le multifunzionalità di questa app che, come dichiarato da Piacentini "permetterà di ridurre drasticamente i tempi degli adempimenti del cittadino verso la Pubblica Amministrazione."
Truffa lo Stato chi mente sulle proprie condizioni economiche
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Grazie alla app io.italia.it si vuole prevenire, in particolare, l'odioso reato di truffa, previsto dall'art. 640 c.p, che colpisce con pesanti sanzioni pecuniarie e la reclusione: "Chiunque con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno (…) La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da trecentonove euro a millecinquecento quarantanove euro: 1) se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico (…)".
Chi mentirà quindi sulle proprie condizioni economiche e con artifici o raggiri tesi a ottenere il reddito di cittadinanza, recherà un danno dello Stato, dovrà mettere in conto che questa bugia potrebbe costargli il carcere.
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• Foto: https://io.italia.it/