di Annamaria Villafrate - La promessa della pensione con quota 100 è stata mantenuta dal Governo Conte. Prorogata per il 2019 e 2020 l'opzione donna e per tutto il prossimo anno l'Ape Social, riservata a chi si trova in precise condizioni di difficoltà e ha maturato determinati requisiti anagrafici e contributivi. Le pensioni d'oro sopra i 4500 euro netti al mese subiranno un taglio decisivo, in virtù del ricalcolo con il sistema contributivo e infine pensione di cittadinanza di 780 euro, con l'unico discrimine tra chi è proprietario di un immobile e chi no. Queste le principali novità destinate a mutare il sistema previdenziale dei prossimi anni, già approvate dal Consiglio dei ministri all'interno della manovra economica del 2019, che hanno attirato non poche critiche e che ora dovranno ricevere l'ok dell'Europa e del Parlamento per diventare legge.
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Stop alla legge Fornero
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La Lega Nord ha mantenuto la promessa fatta in sede elettorale, ovvero superare la tanto odiata Legge Fornero, ma vediamo meglio le principali novità.
- Con la Riforma pensionistica prevista dal nuovo Governo sarà possibile infatti andare in pensione a 62 anni e con 38 anni di contributi versati. In questo modo coloro che hanno iniziato a lavorare in giovane età saranno favoriti.
- Secondo quanto annunciato da Claudio Durigon, sottosegretario al lavoro, chi sceglierà di fare domanda con questi requisiti, non subirà penalizzazioni, anche se si sta valutando, per i primi due anni, di disporre il divieto di cumulo con altri redditi da lavoro, consentendo, al limite le prestazioni occasionali non superiori a 5000 euro annui.
- Probabilmente, per permettere all'Inps di gestire le oltre 400 mila richieste di chi, potenzialmente potrebbe chiedere il pensionamento anticipato, saranno previste quattro finestre di uscita.
- Per il 2019/2020 è previsto il ritorno di opzione donna, che peremtte il pensionamento anticipato per le lavoratrici dipendenti a 58 anni di età, per le autonome a 59 anni, purché abbiano 35 anni di contributi e optino per il sistema contributivo.
- Per tutto il 2019 garantita anche per l'Ape sociale, l'anticipo pensionistico per caregiver, disoccupati involontari e lavoratori che hanno svolto mansioni gravose, solo se ricorrono determinati requisti contributivi e di età anagrafica.
Tagli alle pensioni d'oro
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Un'altra novità, prevista per restituire più equità al sistema previdenziale, è rappresentata dal taglio delle pensioni d'oro, ossia di quelle che superano l'importo dei 4500 euro netti mensili, per le quali è previsto inoltre il mutamento del criterio di calcolo, che da retributivo, passa a quello contributivo.
Pensione di cittadinanza
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Da mesi si parla del reddito di cittadinanza, misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle e introdotta nella manovra di bilancio, che mira a garantire a ogni cittadino un' entrata non inferiore a 780 euro mensili. Stesso ragionamento per quanto riguarda le pensioni minime, che verranno parimenti innalzate a 780 euro, anche se, nel riconoscere tale misura si terrà conto della proprietà o meno di un bene immobile.
Le critiche alla manovra
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Ogni volta che un Governo presenta una manovra economica, i giudizi non mancano. Sulla pensione "anticipata" quota 100 e sulla sua capacità di liberare posti di lavoro, i critici fanno notare che saranno poche le aziende che riusciranno ad accaparrarsi i pochi giovani specializzati, con il risultato che quelli non formati saranno comunque fuori dai giochi. Non solo, si ritiene che la pensione quota 100 penalizzi coloro che hanno iniziato a lavorare giovanissimi e a versare subito i contributi. In questo caso infatti costoro, pur avendo accumulato 38 anni di contributi prima dei sessant'anni sono costretti ad attendere, fino a raggiungere il requisito anagrafico richiesto dalla quota 100.
Sul superamento della Fornero è negativo Carlo Cottarelli, Direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici che, ospite al programma televisivo DiMartedì, non contesta tanto la riforma strutturale del sistema pensionistico, quanto la volontà di finanziarla in deficit ed esprime parere favorevole sul taglio delle pensioni d'oro.
E la Fornero, a cui si deve l'omonima legge, cosa pensa? Più che una critica vera e propria, la professoressa, anche lei ospite del programma condotto da Giovanni Floris, dichiara che è necessario essere consapevoli del fatto che, chi andrà in pensione anticipatamente, stante il sistema contributivo vigente, si troverà a percepire un importo comunque contenuto.
Non sfugge alla critica neppure l'opzione donna che, innalzando di un anno l'età richiesta per la pensione anticipata, di fatto non ha penalizzato le donne lavoratrici che attendevano il realtà una proroga più ampia della misura.
Sopra a tutti però c'è la spada di Damocle dell'Europa e successivamente l'iter parlamentare della manovra per vedere se tutto sarà confermato e in che modo.
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