Una scelta precisa, quella del Guardasigilli: "Questo ci permette di aprire una serie di confronti con gli addetti ai lavori - spiega il ministro -. L'obiettivo è quello di rendere il progetto di riforma accessibile al maggior numero di persone al fine di migliorarlo, in una fase antecedente a quando il testo entrerà nelle sedi istituzionali".
Riforma processo civile: anche mediazione e negoziazione
La riforma, si legge nella nota istituzionale sul sito del ministero, punta a intervenire anche su mediazione e negoziazione assistita: "La mediazione in alcune materie ha ottimi risultati, in altre meno - sottolinea Bonafede -. Puntiamo a renderla facoltativa, se non addirittura a toglierla, in tutti i casi in cui ha dimostrato di essere totalmente inutile. Allo stesso tempo, cercheremo di incidere sulla negoziazione assistita".
Il Guardasigilli, inoltre, si sofferma sul problema delle cause pendenti nei tribunali: "Mi interessa comprendere quante sono ma soprattutto cosa c'è dietro a un determinata cifra. Se una persona rinuncia a far valere un suo diritto per via dei costi o della durata di una causa, allora c'è qualcosa che non va nella direzione giusta".
"Non è più uno Stato di diritto - prosegue il ministro - quello che non riesce a fornire risposte di Giustizia. Bisogna che il sistema funzioni prima di tutto per i cittadini. Senza dimenticare il ruolo fondamentale degli avvocati: l'intero ordinamento giudiziario rischia di diventa inaccessibile anche agli addetti ai lavori. E' necessario intervenire - conclude Bonafede - per far sì che la Giustizia torni a funzionare".
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• Foto: giustizia.it