di Valeria Zeppilli - Il processo civile non è credibile e i cittadini non lo comprendono più. Queste sono le ragioni che, secondo le parole del Guardasigilli Bonafede, impongono di mettere mano alla materia. In che modo? Creando un processo "a fisarmonica", che si adatti alle esigenze del cittadino.
- Processo chiuso in due udienze
- Presto consultazioni sulla riforma
- Il peso economico della giustizia
- Il ricorso al posto della citazione
Processo chiuso in due udienze
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Nella pratica ciò vuol dire che la lunghezza del processo dipenderà dalla complessità della causa e quindi, se non ci sarà nulla in particolare da accertare, si potrà estendere anche solo per una o due udienze.
Presto consultazioni sulla riforma
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Della questione, il Ministro ha parlato apertamente durante il forum "Italia Economia & Lavoro", preannunciando anche che la riforma non resterà all'interno delle stanze di chi fa le leggi ma, prima di essere emanata, sarà sottoposta a una pubblica consultazione a cui tutti potranno partecipare accedendo al sito del Ministero della giustizia e scaricando il testo, una volta disponibile.
Il peso economico della giustizia
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La cosa certa è che la riforma del processo civile, per Bonafede, è una priorità: sia perché tutti devono sapere che tempistiche dovranno attendere per far valere i propri diritti, sia perché il funzionamento della giustizia incide significativamente sull'immagine dell'Italia all'estero e sulle scelte degli imprenditori di investire nel nostro paese.
Il ricorso al posto della citazione
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Tra gli strumenti preannunciati in diverse occasioni dal Guardasigilli per raggiungere gli obiettivi della semplificazione, della certezza e della riduzione delle tempistiche dei processi, spicca l'abbandono dell'atto di citazione in favore del ricorso, che diverrà l'unico atto introduttivo del rito civile.
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