È stato emanato il decreto legislativo sulla disciplina dell'impresa sociale, a norma della legge 13 giugno 2005, n. 118, in GU n. 97 del 27 aprile 2006. Sulla base di quanto disposto dal nuovo provvedimento, possono acquisire la qualifica di impresa sociale tutte le organizzazioni private che esercitano stabilmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi di utilità sociale. Agli enti ecclesiastici e di confessioni religiose, con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese, si applicano le attuali norme limitatamente allo svolgimento di determinate attività, e a condizione che per tali attività adottino un regolamento, in forma di scrittura privata autenticata, che recepisca le norme del nuovo decreto. Di particolare importanza è il fatto che il decreto stabilisce che nei regolamenti aziendali o negli atti costitutivi devono essere previste forme di coinvolgimento dei lavoratori e dei destinatari delle attività, cioè qualsiasi meccanismo mediante il quale lavoratori e destinatari delle attività possono esercitare un'influenza sulle decisioni che devono essere adottate nell'ambito dell'impresa. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali promuove attività di raccordo degli uffici competenti, al fine di sviluppare azioni di sistema e svolgere attività di monitoraggio e ricerca, esercitando altresì le funzioni ispettive, al fine di verificare il rispetto delle disposizioni da parte delle imprese sociali.
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