L'esenzione dell'imposta regionale sulle attività produttive sarà finanziata con una tassa sulle bevande gassate. Lo prevede l'emendamento M5S-Lega alla manovra approvato dalla Commissione Finanze

di Gabriella Lax - I piccoli imprenditori (quelli con partite Iva fino a 100mila euro) non pagheranno l'Irap, l'Imposta regionale sulle attività produttive. L'esenzione verrà finanziata con una tassa sulle bevande gasate oppure con un taglio delle detrazioni fiscali che risultano "non essenziali".

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E' questo il contenuto di una proposta M5S-Lega alla manovra, approvata in commissione Finanze e che dovrà essere vagliata dalla commissione Bilancio. L'emendamento, che porta come prima firmataria la pentastellata Carla Ruocco, è stato sottoscritto da alcuni deputati leghisti, e stabilisce come copertura principale la revisione delle spese fiscali. Ma è scontro nel governo con il ministro del Miur che propone, però, di utilizzare la tassa per l'Università e la Ricerca.

Per trovare un sostegno a questa proposta le strade percorribili sono due: un decreto del ministero dell'economia per trovare regimi di esenzione e favore fiscale che sono doppioni o modificati o soppressi o ridotti per cui si procederà a una loro eliminazione in modo da reperire entrate di 500 mln di euro l'anno.

Restano fuori, a tal proposito, le disposizioni a tutela dei redditi da lavoro dipendente o autonomo, redditi da pensione, famiglia, salute. Nel caso in cui questi fondi non dovessero bastare per pagare gli oneri derivanti dalla semplificazione dell'Irap servirà l'istituzione di una imposta sul consumo di bevande ad alto contenuto di zuccheri aggiunti. L'importo sarà proporzionale alla quantità di zucchero presente nella bibita con mezzo centesimo di euro per grammo di zucchero aggiunto. In questo caso, obbligati al pagamento dell'imposta saranno produttori o distributori, con specifiche nel caso di bevande importate.


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