di Gabriella Lax - Ha trovato spazio in un emendamento alla manovra dichiarato ammissibile, e presentato alla commissione Bilancio della Camera, l'ipotesi di accorpamento tra Tasi ed Imu che possa evitare la duplicazione d'imposta e, allo stesso tempo, non portare rincari a carico dei contribuenti, né vantaggi per le casse dello Stato.
Tasi e Imu, accorpamento senza rincari
Frutto dell'accorpamento la nuova Imu sarebbe un tributo con aliquota massima dell'11.40%, come riporta Italia Oggi; con l'aliquota base per l'abitazione principale pari allo 0,4% e la possibilità per il comune di aumentarla di 0,2 punti percentuali o diminuirla fino all'azzeramento. La scelta sarà fatta nelle delibere comunali anche per quanto riguarda l'aliquota base per gli immobili diversi dall'abitazione principale.
Saranno ancora i comuni a garantire massima semplificazione degli adempimenti e a fornire i modelli di pagamento preventivamente precompilati. In sede di prima applicazione, si legge nel testo, la prima rata da corrispondere sarà pari a quanto dovuto per il primo semestre applicando aliquota e detrazione dei 12 mesi dell'anno precedente con riferimento alla somma di Imu e Tasi.
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