Marchi e brevetti: adeguamento norme Ue
Il Consiglio ha approvato un decreto legislativo attuativo della direttiva europea 2015/2436 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2015, sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa. La normativa europea stabiliva che, nei prossimi 7 anni «gli ordinamenti nazionali introducano nuove procedure amministrative al fine di superare le disparità esistenti tra i titolari di marchi di certi Paesi rispetto a quelli di altri, sia ampliando le fattispecie già esistenti in tema di diritti derivanti dal marchio, sia estendendo l'ambito di applicazione della tutela a nuovi tipi di marchio (es. olfattivi), superando il dato della mera riproducibilità grafica; in alcuni casi, come quello nazionale, dovrà introdursi ex novo una procedura amministrativa, alternativa alla via giudiziaria, per la decadenza o la dichiarazione di nullità dei marchi».
Per i brevetti, oltre a stabilire norme sostanziali sul brevetto europeo, viene istituita una giurisdizione comune per tutti i Paesi partecipanti, con competenza esclusiva sulle azioni di violazione, contraffazione, revoca, accertamento di nullità o non violazione dei brevetti europei, con o senza effetto unitario, nonché alle misure provvisorie e cautelari correlate, le domande riconvenzionali, le azioni di risarcimento danni anche in relazione ai certificati protettivi complementari rilasciati sulla base di un brevetto europeo.
Su dispositivi di protezione individuale e strumenti e contratti finanziari
Un altro decreto modifica la normativa nazionale in materia di dispositivi di protezione individuale per adeguarla alle disposizioni comunitarie. L'obiettivo è semplificare il quadro dell'immissione sul mercato degli stessi dispositivi che svolgono una funzione protettiva per l'utilizzatore e coordinarli in un'ottica di sicurezza e conformità dei prodotti.
Per quanto riguarda strumenti e contratti finanziari, per l'adeguamento degli ordinamenti nazionali alla normativa europea, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che riguarda gli «indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento». La finalità è garantire il corretto funzionamento del mercato interno e la protezione dei consumatori e degli investitori, assicurando un coordinamento delle disposizioni che pongono obblighi a carico dei soggetti coinvolti nel calcolo degli indici di riferimento.
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