di Valeria Zeppilli - Entro il prossimo fine settimana la riforma del processo civile sarà online. Lo ha detto il ministro Bonafede durante un'intervista pubblicata sulle pagine di Repubblica e riportata sul sito del ministero. Dopo tante anticipazioni, quindi, il testo sarà finalmente alla portata di tutti per essere visionato.
Manca poco, insomma, per scoprire come effettivamente la riforma impatterà sui vari fronti con i quali, come preannunciato, si troverà a confrontarsi.
Niente più atto di citazione
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Il Guardasigilli ha ribadito che il testo è volto a rendere più celere e snello il processo civile, passando, innanzitutto, attraverso l'addio all'atto di citazione che lascerà spazio al ricorso. Via l'alternativa, quest'ultimo sarà l'unico atto introduttivo di una causa.
L'idea generale è quella di garantire i diritti dei cittadini, velocizzando il processo e prevedendo una durata di una o due udienze per le cause che lo consentono, senza istruttoria.
Avvocati in prima linea
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Anche la figura dell'avvocato dovrebbe essere rilanciata. Ciò, tra le altre cose, valorizzando la testimonianza o la produzione di documenti nel contraddittorio tra i due legali nei casi di negoziazione assistita, prima dell'inizio della causa.
Altri interventi in materia di giustizia
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Ma nel palazzo di via Arenula bolle in pentola anche altro oltre al processo civile, in primis la tanto discussa riforma della prescrizione.
A tal proposito, il Guardasigilli ha confermato l'approvazione del ddl anticorruzione entro la fine del 2018.
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