di Gabriella Lax - Individuati, per il 2019, i settori di attività e le professioni che, in base ai dati Istat 2017, sono caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna superiore al 25% della media nazionale. A pensarci è stato il decreto interministeriale del 28 novembre 2018, a firma del Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero dell'Economia. I settori rilevano ai fini della concessione del bonus donna ossia l'incentivo per le imprese finalizzato per l'assunzione di donne in possesso di determinati requisiti oppure residenti in aree svantaggiate o assunte in settori con un alto tasso di disparità uomo-donna.
Lavoro: i settori con maggiore disparità uomo/donna
I dati sono stati resi noti attraverso la pubblicazione di un decreto interministeriale, firmato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, insieme al Ministero dell'Economia e delle finanze, necessario per dare operatività agli incentivi all'assunzione di donne introdotti dalla legge Fornero. Si tratta di una sostanziale riconferma dei dati per il 2017 e il 2018.
Ecco i settori con il più alto tasso di disparità che rilevano ai fini della concessione degli incentivi per l'anno 2019, riservato alle donne di ogni età, ovunque residenti, e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.Tra i settori figurano: settore industriale di costruzioni (83,5%); settore industriale di acqua e gestione di rifiuti (75,4%); settore industriale di estrazione (60,5%).
Per quanto riguarda le professioni, si trovano: artigiani e operai specializzati dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione di edifici (96%); conduttori di veicoli, macchinari mobili e di sollevamento (95,9%); sergenti, marescialli delle forze armate (95,6%), ufficiali (91,4%) e truppe delle forze armate (91,3%).
Scarica pdf decreto Min. Lav. 28 novembre 2018• Foto: 123rf.com