di Gabriella Lax - E' stato approvato un emendamento alla manovra che introduce un contributo per l'acquisto di autovetture, basato sul meccanismo del bonus/malus ecologico.
- Dal 2019 nuova eco tassa sulle auto inquinanti
- Ecotassa, il no di aziende e sindacati
- Ecotassa, il governo pronto al dietrofront
Dal 2019 nuova eco tassa sulle auto inquinanti
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Dunque, prossimo 1 gennaio 2019 fino al 2021, chi compra una vettura immatricolandola in Italia (elettrica, ibrida o a metano che sia) potrà usufruire di un contributo economico fino a 6 mila euro, calcolato in base alle emissioni di co2 per chilometro. Un bonus dunque per chi decide di acquistare auto con emissioni tra 0 e 90 grammi per chilometro. A contrario, chi decide di acquistare utilitarie con emissioni superiori ai 110 g/km, si troverà di fronte ad un'imposta che varierà da 150 a 3.000 euro.
Ecotassa, il no di aziende e sindacati
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Dura la reazione dell'Unrae, associazione delle case estere in Italia che parla di una «Misura miope che non aiuta a rinnovare il parco auto», e, ancora, aggiunge Federauto di una norma che «disincentiva le vendite con gravi conseguenze occupazionali». Levata di scudi anche da parte dei sindacati con Marco Bentivogli (Fim Cisl) che parla di «ennesimo schiaffo all'industria nazionale e all'ambiente». Mentre Rocco Palombella (Uilm) ha sottolineato le possibili ripercussioni su «decine di migliaia di posti di lavoro messi a repentaglio». Per Michele De Palma (Fiom Cgil) la norma è una «misura estemporanea» per cui ha chiesto al governo di «non investire per pochi, ma per le auto di massa ecologiche e nel car sharing ibrido ed elettrico». Per il presidente di Finmeccanica, Alberto Dal Poz «Finirà che gli operatori del settore auto e i lavoratori dovranno scendere in piazza insieme. Il governo è di nuovo riuscito a unire imprese e lavoratori nella protesta».
Ecotassa, il governo pronto al dietrofront
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Rimbrotti da più parti ai quali il governo non può rimanere sordo. Così il vicepremier leghista Matteo Salvini ha posto un freno a quelle che dovrebbero essere le novità a partire dal 2019 ed ha detto «Sono contrario ad ogni ipotesi di nuove tasse sulle auto che sono già uno dei beni più tassati». Anche il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio ha cercato di far chiarezza convocando un tavolo tecnico con costruttori e consumatori allo scopo di migliorare gli incentivi. Epoi ha chiarito, come riporta Repubblica: «Prima di tutto, non esiste nessuna nuova tassa per auto già in circolazione.
Chi ha un Euro3 o qualsiasi altra macchina non pagherà un centesimo in più». Per il leader dei 5Stelle si tratta di voler «premiare chi decide di comprare un'auto nuova meno inquinante, dandogli un incentivo fino a 6000 euro. Questa è l'idea della norma pensata dal governo, che disincentiva chi sceglie un'auto più inquinante». Di Maio, infine, non ha escluso dei cambiamenti in corsa: «Questa norma è passata così in legge di Bilancio ma si può migliorare al Senato. Ora ci mettiamo tutti intorno a un tavolo per migliorare questa norma. L'obiettivo di questo governo è anche non danneggiare le famiglie». Staremo a vedere.