Viene meno la parziale sterilizzazione delle clausole di salvaguardia su Iva e accise nel 2020 e 2021 mentre resta lo stop per il prossimo anno. Le ultime novità della manovra

di Gabriella Lax - Stop all'aumento di Iva e accise. Da un lato viene meno la parziale sterilizzazione delle clausole di salvaguardia per il 2020 e 2021 mentre resta lo stop per il prossimo anno.

Clausole di salvaguardia, le novità dopo l'ok dell'Ue alla manovra

Grazie all'accordo con Bruxelles per evitare la procedura d'infrazione sui conti pubblici, il maxi-emendamento alla manovra giunto al Senato riporta a circa 19,2 miliardi nel 2020 e a circa 19,6 miliardi nel 2021 il futuro incremento dell'Iva e fa, contemporaneamente, venir meno la sterilizzazione parziale prevista dalla versione originaria del disegno di legge di bilancio.

Come riporta il Sole 24 Ore, dunque le clausole da disinnescate per circa 5,5 miliardi nel 2020 e 4 miliardi nel 2021, saranno riutilizzate in funzione di "garanzia" sugli effetti della manovra. Confermata la sterilizzazione integrale per quasi 12,5 miliardi degli aumenti Iva per il 2019.

Scongiurata l'apertura di una procedura d'infrazione a carico dell'Italia. Non è il massimo, ma tra Roma e Bruxelles un accordo (inizialmente irrealizzabile) è stato finalmente raggiunto. L'esecutivo comunitario però avrà occhi ed orecchie pienamente sintonizzati sull'approvazione e la relativa applicazione delle misure della finanza pubblica nel nostro Paese. Perché, come precisato dal vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, la decisione di non raccomandare l'apertura di una procedura per debito eccessivo vale solo per il momento. L'Europa, in sintesi, sarà "vigile" mentre il bilancio è in procinto di essere discusso nel nostro Parlamento. Si ricorda che la Commissione ha tempo fino a primo febbraio 2019 per raccomandare al Consiglio l'apertura di una procedura per debito eccessivo nei confronti dell'Italia.


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