di Gabriella Lax - Vietata la pubblicità commerciale in ambito sanitario. A questa determina si arriva grazie ad una proposta di legge depositata alla Camera da Rossana Boldi, vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, divenuta legge con l'approvazione di due commi (525 e 536) contenuti nella manovra 2019.
Sanità: diventa legge il divieto di pubblicità commerciale
La disposizione è frutto del tavolo di lavoro che ha coinvolto anche la Federazione Nazionale degli Ordini del Medici (FNOMCeO), attraverso un'apposita Commissione presieduta dal Presidente OMCeO di Milano, Roberto Carlo Rossi, in collaborazione con la Commissione Albo Odontoiatri nazionale e con ANDI e AIO. La nuova legge stabilisce il divieto assoluto di messaggi di natura promozionale o suggestionale nelle informative sanitarie; la legittimazione dell'attività disciplinare degli Ordini nei confronti dei direttori sanitari delle strutture che diffondono pubblicità non deontologicamente orientate e segnalazione all'Agcom per comminare eventuali sanzioni alle società committenti; e infine l'obbligo dei direttori sanitari a essere iscritti presso l'Ordine territoriale in cui si trova la struttura da loro diretta per permettere un controllo deontologico diretto da parte degli Ordini stessi. Come chiarisce all'Ansa lo stesso Rossi: «E' una legge ancorata all'art. 32 della Costituzione
che tutela il cittadino/paziente nella sua libera e ragionata scelta su ciò che è meglio per la sua salute senza essere suggestionato da logiche commerciali». E, come precisa, Andrea Senna, Presidente Commissione Albo Odontoiatri (CAO) di OMCeO Milano, la nuova normativa «trova anche conforto nella sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 maggio 2017 che raccomandava agli Ordini di controllare l'informazione sanitaria a tutela della salute e della libera determinazione del paziente».• Foto: 123rf.com