di Gabriella Lax - Niente adeguamento alla speranza di vita nel caso della pensione anticipata. Sembra che il decreto su quota 100 in arrivo sul tavolo del consiglio dei ministri si muova in questa direzione.
Pensioni, verso il congelamento della speranza di vita
Col decreto che attua la riforma delle pensioni, dunque la cosiddetta "quota 100
" e le altre misure, potrebbe venir meno l'adeguamento all'aspettativa di vita del requisito unico previsto per la pensione anticipata, che resterebbe fermo a 41 anni e 10 mesi per le donne, a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e a 41 anni per i precoci. La norma dovrebbe essere efficace già dal primo gennaio e farebbe così venir meno l'incremento che c'è appena stato di cinque mesi, come tutte le altre novità di riforma che riguardano quota 100, opzione donna, Ape sociale.Inps, i lavoratori esclusi dall'adeguamento alla speranza di vita
Nel frattempo, l'Inps ha emanato apposita circolare (la n. 126 del 28 dicembre 2018 sotto allegata) in cui chiarisce quali sono le categorie di lavoratori esclusi dall'adeguamento alla speranza di vita 2019.
Il documento evidenzia che "ai requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia e anticipata, non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita nei confronti dei lavoratori dipendenti che svolgono le attività cosiddette gravose e degli addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, a condizione che siano in possesso di un'anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni. Il requisito contributivo dei 30 anni deve essere maturato in base alle disposizioni vigenti nella gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico".
La circolare chiarisce poi chi sono i lavoratori appartenenti a queste categorie e fornisce informazioni sui termini di pagamento delle indennità di fine servizio e sulle modalità di presentazione della domanda di pensione.
Scarica pdf Circolare numero 126 del 28-12-2018