di Gabriella Lax - 165 euro per chi guida col cellulare. Più care anche le multe per chi passa col rosso, per i divieti di sosta e per i sorpassi vietati. E' l'effetto dell'adeguamento biennale all'inflazione previsto dalla legge (art. 195 Cds) che ha innalzato del 2,2% gli importi delle multe per violazioni al codice della strada.
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Gli aumenti sono diversi e vanno dal semplice divieto di sosta fino al sorpasso aggravato, passando per l'eccesso di velocità e la guida col cellulare. Ecco i principali:
Divieto di sosta
Il divieto di sosta semplice passa da 41 a 42 euro, quello aggravato da 85 a 87 euro.
Strisce blu
La sosta senza pagare sulle strisce blu nei centri abitati passa da 25 a 26 euro; anche per il disco orario manomesso l'importo da pagare sale di un euro e costerà 26 euro.
Eccesso di velocità
Per quanto riguarda le multe per eccesso di velocità: se entro i 10 km/h si passa da 41 a 42; più corposo l'aumento nel caso di violazione tra gli 11 ed i 40km/h si passa da 169 a 173 euro; e così in proporzione: tra 41 e 60km/h da 532 si va a 544 euro, per eccesso di velocità oltre i 60 km si sale da 829 a 847 euro.
Semaforo rosso
Per il passaggio con il rosso da 163 euro si sale a 167 euro.
Sorpassi e guida col cellulare
Per le infrazioni che riguardano la guida col cellulare da 161 a 165 euro; si pagherà 83 euro (prima erano 81) nel caso di cinture non allacciate. Nel caso di sorpasso semplice da 81 a 83 euro; se il sorpasso è aggravato invece da 163 si passa a 167 euro.
L'esclusione dai rincari
Ricordiamo che l'articolo 195 del Codice stradale che determina l'adeguamento degli importi agli indici di inflazione per le famiglie di operai e impiegati misurati dall'Istat durante il biennio precedente, riguarda solo le sanzioni di carattere amministrativo. Rimangono invariate le sanzioni penali.
I rincari sono stati evitati nel pagamento dei pedaggi, così come voluto dal ministro ai trasporti Danilo Toninelli. O almeno, sono stati evitati sul 90% della rete autostradale ossia su 5.208 chilometri sui 5.868 chilometri totali. Sono invece 11, su 26, le concessionarie che sono state autorizzate a praticare tariffe più alte dallo scorso primo gennaio. Tra le strade in cui le tariffe dei pedaggi aumentano ci sono Savona-Ventimiglia, la Torino-Piacenza-Brescia, l'Autocisa, la Torino-Savona.
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