di Gabriella Lax - Con l'entrata in vigore della legge di Bilancio 2019 si estende la platea dei beneficiari della misura Resto al Sud per il sostegno alla nascita di nuove imprese nel Mezzogiorno. Nel 2019 degli incentivi potranno beneficiare le attività libero professionali, nonché gli under 46, mentre il limite precedente era fissato a 36 anni non compiuti. Fino ad oggi sono state presentate 4.900 domande, per una base di risorse finanziarie pari a 1,25 miliardi di euro sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020.
Resto al sud, potenziato dalla legge di bilancio 2019
Fino al momento, avrebbero potuto usufruire delle agevolazioni i giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni e residenti o disponibili a stabilirsi nelle Regioni del Mezzogiorno, cioè Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia, e le neo imprese già costituite negli stessi territori da giovani imprenditori dopo il 21 giugno 2017.
Grazie alla legge di Bilancio 2019, ai beneficiari, si sommano i soggetti di età inferiore ai 46 anni e le agevolazioni diventano accessibili anche ai liberi professionisti, sempre residenti o pronti a trasferirsi nelle Regioni target dell'iniziativa.
Gli incentivi, lo ricordiamo, riguardano l'avvio di iniziative imprenditoriali per: produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; turismo. Ricomprese nel calderone anche le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all'avvio dell'attività.
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