di Gabriella Lax - Parte da oggi l'ecotassa, ossia l'imposta sui veicoli più inquinanti, introdotta dalla legge di bilancio 2019. L'Agenzia delle entrate, a tal proposito, ha istituito con la risoluzione n. 31/E/2019 (sotto allegata) il codice tributo da indicare nel modello F24 Elide e ha emanato appositi chiarimenti in materia (v. risoluzione n. 32/E/2019 sotto allegata).
- Auto: parte da oggi l'ecotassa
- Chi paga l'ecotassa auto
- Ecobonus auto pronta la piattaforma ma manca il decreto
Auto: parte da oggi l'ecotassa
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L'imposta sugli acquisti di veicoli leggeri che emettono più di 160 g/km di CO2 entra in vigore oggi 1 marzo 2019 così come previsto dalla legge di bilancio.
Intanto, l'Agenzia delle entrate, nella risoluzione 31/E, ha stabilito quello che sarà il codice tributo, 3500 ossia "Ecotassa - Imposta per l'acquisto e l'immatricolazione in Italia di veicoli di categoria M1 con emissioni eccedenti la soglia di 160 CO2 g/km - articolo 1, comma 1042, della legge n. 145 del 2018". Importante ricordare, inoltre, che la risoluzione complica il pagamento perché impone di scrivere nel modello F24 il numero di telaio, anziché quello di targa.
Chi paga l'ecotassa auto
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Pagheranno l'ecotassa gli automobilisti che comprano un'auto le cui emissioni dichiarate siano superiori alla soglia stabilita e quindi oltre i 160 grammi di CO2 per chilometro. L'ecotassa interessa le auto acquistate e immatricolate da oggi al 31 dicembre 2021. Il pagamento, parametrato su 4 scaglioni di emissioni di CO2 va effettuato con modello F24 e dovrà essere effettuato una tantum solo al momento dell'acquisto dell'auto, poiché sarà aggiunto automaticamente al prezzo finale. Il pagamento non è uguale per tutti, ma sono state stabilite 4 categorie: le auto le cui emissioni partono da 161 fino ai 175 g/km di CO2 richiedono l'importo minimo di 1.100 euro; le auto con emissioni da 176 a 200 g/km di CO2 prevedono una tassa di 1.600 euro che arriva a 2.000 euro per le automobili con emissioni dai 201 ai 250 grammi di CO2. Oltre questa soglia si pagherà il massimo ossia 2.500 euro.
Ecobonus auto pronta la piattaforma ma manca il decreto
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E' pronta anche la piattaforma online per chiedere gli incentivi per l'ecobonus per chi acquista auto elettriche e ibride (all'indirizzo https://ecobonus.mise.gov.it) sarà attivata dalle ore 12. Tuttavia, manca ancora il decreto che il Mise, di concerto con il Mit e con il Mef, dovrà emanare per rendere operativa la misura.
L'ecobonus, si ricorda, va dai 1500 ai 6mila euro per l'acquisto, anche in leasing, e l'immatricolazione di un veicolo caratterizzato da emissioni inquinanti di CO2 inferiori a 70 g/km e prezzo di listino inferiore a 50mila euro (Iva esclusa). Anche in tal caso l'importo del contributo varia in base alla presenza o meno della consegna per rottamazione di un veicolo della stessa categoria. Il contributo è riconosciuto all'acquirente da parte del venditore sotto forma di sconto sul prezzo di acquisto.
Su questo fronte, si accendono gli animi delle associazioni di categoria (Unrae, Federauto, Anfia) preoccupate, riporta Ansa, "per le ripercussioni che le incertezze stanno già determinando sul mercato e sull'operatività delle imprese". "Auspichiamo un avvio nei tempi prestabiliti, perché ritardi e incertezze rischiano di bloccare il mercato e di rendere meno efficace una misura che si annuncia positiva", commenta il presidente di Confindustria Ancma, l'associazione nazionale ciclo motociclo accessori, Andrea Dell'Orto. Ad attaccare anche il presidente di Federmeccanica, Alberto Dal Poz, che parla, con riferimento all'ecotassa, di "tassa fastidiosa", che "agevola le vetture fatte in Cina o negli Stati Uniti e penalizza quelle fatte in Italia. Puntare solo sulle agevolazioni alla mobilità elettrica, quando le batterie non sono fatte in Europa e solo una piccolissima parte è prodotta in Europa - chiosa Dal Poz - non significa fare il bene dell'industria italiana ed europea".
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Scarica pdf risoluzione Agenzia Entrate n. 31/E/2019Scarica pdf risoluzione Agenzia Entrate n. 32/E/2019
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