di Gabriella Lax - È stata trovata l'intesa con la Conferenza delle Regioni sul ruolo dei navigator. Tuttavia saranno 3.000 navigator assunti, dunque la metà rispetto alla previsione iniziale di 6.000 unità.
Navigator, trovata l'intesa
L'accordo verte sull'assunzione con contratto di collaboratore di 3.000 navigator, la metà rispetto ai 6000 iniziali, il cui compito sarà di lavorare fianco a fianco con i centri con l'impiego. C'è anche un piano nazionale che definirà le modalità attuative del loro utilizzo, lasciando decidere un maniera autonoma le Regioni. Le questioni che rimangono riguardano, in primis, il metodo di selezione degli aspiranti navigator. C'è il bando di Anpal Servizi che riguarda chi dovrà gestire la selezione, che avverrà attraverso un test, con una prova scritta per 60mila candidati da tenersi a Roma.
Attesa per il bando
Non c'è ancora, invece, il bando per il reclutamento dei navigator con i requisiti previsti per chi intende partecipare alla selezione e con i chiarimenti sul tipo di contratto
e il compenso: anche in questo caso è necessario il parere delle Regioni che gestiscono i centri per l'impiego. C'è poco tempo per l'accordo, perchè il testo del provvedimento su reddito e quota 100 dovrebbe finire il passaggio in commissione alla Camera, arrivare in aula e tornare al Senato per il voto conclusivo prima che il 29 marzo il decretone decada. Test multipli a punteggio per i candidati (non c'è limite d'età) che dovranno possedere laurea magistrale nelle facoltà di Giurisprudenza, Economia, Scienze politiche, Statistica e Scienze della formazione. Incertezza sulla possibilità di ammettere altri corsi di laurea come sociologia o filosofia. Fondamentale per accedere ai test il voto di laurea: per trovare i 60mila candidati alle prove si guarderà al voto di laurea più alto. Si partirà dai 110 e lode, per poi scendere fino a completare i ranghi. Per i candidati è previsto un contratto di collaborazione con un reddito lordo di 30.000 euro l'anno. • Foto: 123rf.com