di Gabriella Lax - Sono passati 10 anni da quanto l'Italia ha ratificato Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Nonostante tutto questo tempo nulla (o quasi) è cambiato, considerata la permanenza di vuoti legislativi. Da qui la denuncia, in un video appello, del Co-Presidente dell'Associazione Luca Coscioni Marco Gentili - attraverso il sintetizzatore elettronico con cui si esprime, per chiedere il rispetto dei diritti violati sul tema.
Disabili, convenzione Onu disattesa: la denuncia dell'associazione Luca Coscioni
«Nonostante le misure inserite nella Convenzione ONU ratificata dall'Italia esattamente dieci anni fa- afferma nel suo intervento Gentili - ciò che emerge è un decennio privo di qualunque provvedimento. Nessuno dei cambiamenti sollecitati dal Comitato ONU sui diritti delle persone con disabilità è stato realizzato, dall'ineguale accesso ai servizi, alle situazioni discriminatorie».
Ecco quali sono i punti che necessitano di interventi urgenti:
- Accesso alla giustizia: in quanto il registro per la rappresentanza contro le discriminazioni delle persone con disabilità è attualmente bloccato, a causa del mancato passaggio di consegne tra il Ministero delle Pari Opportunità e il Ministero della Disabilità.
- Ausili e protesi: il Nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi è stato istituito con un sistema inadeguato per il reperimento degli ausili stessi.
- Disability Manager regionale: manca una persona di riferimento per i diritti delle persone con disabilità in ogni regione.
- Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità: quello attuale non possiede i requisiti di autonomia e rappresentatività richiesti e previsti dalla Convenzione.
- Parità di accesso nell'esercizio dei diritti politici: a causa delle procedure discriminatorie previste dalle leggi in tema di raccolta delle sottoscrizioni, un cittadino con disabilità motoria vede ancora oggi impedito il suo diritto a promuovere referendum e liste elettorali. Anche il Comune di Roma è sotto accusa per il «mancato abbattimento di una delle barriere architettoniche più in vista della Capitale: quella del marciapiede e della fermata degli autobus ATAC di Via del Plebiscito, di fronte a Palazzo Grazioli, denunciata nel 2009 da Gustavo Fraticelli nell'ambito della campagna "No Escort- Disabili sul Bus senza accompagnatori"».
È già partita una diffida nei confronti del Comune con segnalazione tramite l'APP NO BARRIERE. La protesta arriverà al suo apice il 15 aprile, con un'azione di disobbedienza civile per l'abbattimento di quella barriera architettonica.