di Gabriella Lax - Se si guardano i numeri Quota 100 è stato un successo: le domande di pensione quota 100 all'Inps hanno superato quota 100mila. In particolare: 70mila riguardano lavoratori dipendenti, del pubblico e del privato, circa 17mila artigiani e commercianti, quasi 2mila coltivatori diretti. Questo significa che col pensionamento si libereranno posti di lavoro in settori strategici: pubblica amministrazione, istruzione e sanità.
Con quota 100 via libera ad assunzioni
Sempre che ovviamente si provveda alle assunzioni a fronte dei posti liberati, altrimenti la situazione anziché migliorare, dal punto di vista lavorativo e della produttività potrebbe rivelarsi un boomerang.
Necessitano dunque concorsi pubblici che dovranno colmare i posti vuoti derivanti dalla Quota 100, altrimenti il rischio paralisi per alcune categorie della PA è molto probabile e toccherà al governo mettere in atto strategie di assunzione massicce, pari alle "perdite" dovute a quota 100.
A fornire i dati sul tasso di sostituzione è un interessante report dell'Ufficio parlamentare di bilancio, riportato da Pmi.it: nel 2019, oltre 100mila giovani troveranno impiego grazie alla quota 100: questa è la stima dei Consulenti del Lavoro, basata sul tasso di sostituzione dei lavoratori che quest'anno andranno in pensione con quota 100
. Ipotizzando 314mila uscite nel corso dell'anno (stime Ufficio Parlamentare di Bilancio) ed applicando un tasso di sostituzione del 37%, si arriva a 116.180 assunzioni. In pratica, un nuovo assunto ogni tre neo-pensionati. Di cui oltre 90mila nelle imprese private. Ancora, sempre l'Ufficio prevede che nel 2019 andranno in pensione circa 63mila autonomi, 94mila dipendenti della P.A. e 157mila lavoratori del settore privato. I dati si basano sulla percentuale storica del turnover relativa a uscite per pensionamenti e assunzioni a tempo indeterminato (anche di apprendisti). Dunque oltre 12mila assunzioni nella P.A., circa 9mila fra gli autonomi (legate per lo più al passaggio generazionale), 94mila nel settore privato. In sintesi, nel privato il turnover è il più alto (60%), e il numero di uscite del 2019 potrebbe comportare addirittura difficoltà nella copertura di posizioni lavorative. Nello specifico ecco i settori: il 30% delle uscite con Quota 100 riguarda pensioni nel manifatturiero, l'11% nel commercio e l'8% nel settore trasporti e magazzinaggio. Geograficamente due prepensionamenti su tre interesseranno aziende del Nord Italia (36,6% nord-est e 26,5% nord-ovest), ai quali si aggiungerà un 20,6% di prepensionamenti nelle regioni del centro Italia.• Foto: 123rf.com