di Gabriella Lax - La Legge di Bilancio 2019 non ha eliminato il superticket sanitario: confermato il costo aggiuntivo per le prestazioni specialistiche, ma le Regioni sono libere di prevedere regole differenti. Adesso però il ministro alla salute Giulia Grillo è al lavoro per eliminare il superticket sulle fasce più fragili da un alto e, dall'altro, per ottenere dal governo risorse per poter aiutare le Regioni che non hanno i soldi per eliminarlo.
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Grillo: via superticket per le fasce più fragili
«Ci sono persone, soprattutto anziani, che arrivano a spendere fino a 300 euro al mese di ticket. Sto lavorando all'abolizione del ticket sui farmaci per le fasce più fragili e a chi ha un reddito basso, a cui non bastano le esenzioni», così sul Secolo XIX, il ministro Grillo che poi aggiunge sul superticket: «È una tassa odiosa e un problema soprattutto per i malati cronici. Ho chiesto risorse al governo per poter aiutare le Regioni che non hanno i soldi per toglierla, almeno per le fasce più fragili». Ed ancora la Grillo evidenzia come nel programma dell'esecutivo giallo-verde è « previsto che l'intramoenia possa essere sospesa se supera un certo tetto. È, però, un'opportunità perché aiuta il servizio sanitario pubblico a stare in piedi e a non perdere professionisti. Il medico che visita nel suo studio deve essere collegato, per la fatturazione, all'azienda in cui lavora. La trasparenza e la digitalizzazione riducono gli episodi di corruzione».
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