di Annamaria Villafrate - In vigore dal primo maggio il decreto crescita pubblicato in Gazzetta il 30 aprile 2019 (sotto allegato). Confermate gran parte delle misure annunciate.
Ecco le principali aree d'intervento di un decreto che è stato terreno di scontro sulle tematiche più importanti e che non mancherà di riservare sorprese in sede di conversione: novità in ambito fiscale, rilancio degli investimenti privati, tutela del made in Italy e altre misure per la crescita del paese.
Le misure principali del decreto crescita
Tanti i temi trattati dal decreto crescita, tra cui quelli che hanno sollevato maggiori polemiche come il salvataggio di Roma dai debiti (cosiddetto salva Roma), la questione dei rimborsi ai risparmiatori e l'ennesimo condono per le imposte locali.
Su alcuni punti pare che l'intesa sia stata raggiunta, almeno momentaneamente.
Queste le misure di maggior rilievo:
- superammortamento al 130%;
- rientro dei cervelli;
- taglio dell'IRES;
- maggiorazione dell'IMU deducibile;
- novità per i forfettari;
- incentivi per chi rende più efficienti gli edifici;
- condono fiscale per bolli auto e imposte locali;
- nascita delle SIS;
- tutela dei marchi storici e contrasto all'italian sounding;
- rimborsi ai risparmiatori truffati dalle banche;
- debiti enti locali,
- crediti d'imposta per le PMI che partecipano a fiere internazionali.
Per approfondimenti vai al dossier Decreto crescita: tutte le misure
Scarica pdf decreto crescita n. 34/2019• Foto: 123rf.com