di Gabriella Lax - In una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri si discuterà del testo sulla riforma della magistratura onoraria. L'annuncio è arrivato dalla pagina Facebook dal Guardasigilli Alfonso Bonafede.
Riforma magistratura onoraria presto in CdM
In un lungo post, Bonafede chiarisce: «Oggi il Ministero della giustizia
ha trasmesso agli uffici di Palazzo Chigi il provvedimento che riforma, in senso migliorativo, la disciplina della magistratura onoraria in Italia, che sarà calendarizzato per uno dei prossimi consigli dei ministri. Nel farlo abbiamo scelto il metodo della condivisione: quanto previsto è infatti il risultato di un tavolo aperto al Ministero con i rappresentanti di categoria che, lo scorso 7 marzo, ha raggiunto il punto di sintesi su cui c'è stato l'assenso della stragrande maggioranza delle sigle che hanno partecipato». Intanto però sono in sciopero dallo scorso 6 maggio, e fino al 17 maggio, i giudici di pace (vedi anche Giustizia in sciopero) proprio a causa della «persistente inerzia del Governo in ordine al varo della riforma riguardante la magistratura onoraria».
Bonafede: «Ecco le novità per i magistrati onorari»
Il ministro spiega poi le importanti novità sul piano fiscale, previdenziale ed organizzativo introdotte dalla riforma per i magistrati ordinari:
- modifica alla disciplina delle incompatibilità, equiparata a quella dei magistrati ordinari;
- rideterminazione delle modalità di pagamento delle indennità: bimestrale anziché trimestrale;
- trattamento fiscale e previdenziale di maggior favore;
- possibilità di chiedere l'assegnazione ad altra sede per poter assistere un familiare con disabilità.
Ed inoltre, precisa il Guardasigilli: «Chi è già in servizio, poi, potrà rimanerci fino al compimento dei 68 anni mantenendo medesime funzioni e compiti per tutta la durata dell'incarico (non più per i soli primi 4 anni), incluse assegnazione e trattazione di nuovi procedimenti civili e penali.
La liquidazione delle indennità continuerà a essere determinata, sino alla cessazione dell'incarico (e non più limitatamente ai primi 4 anni), secondo i criteri già operanti e in caso di esercizio dell'opzione per l'indennità fissa, viene rideterminato in aumento il relativo importo». In conclusione «la magistratura onoraria è una componente importante del sistema giustizia che garantisce un contributo fondamentale al concreto funzionamento del servizio offerto ai cittadini. Avevamo preso un impegno, nero su bianco nel contratto di governo, e lo stiamo portando a termine. Stiamo portando fuori la giustizia dal pantano della polemica politica dove è stata dimenticata per anni, agendo per migliorare il servizio ai cittadini e le condizioni di chi vi opera. Questo è un altro importante passo in questa direzione».• Foto: 123rf.com