di Lucia Izzo - È finalmente operativo il servizio di iscrizione gratuita al Registro Pubblico delle Opposizioni per evitare il la pubblicità cartacea indesiderata. Lo scorso 19 gennaio era approdato in Gazzetta Ufficiale il D.P.R. n. 149/2018, ovvero il Regolamento recante modifiche al d.P.R. 7 settembre 2010, n. 178, in materia di Registro pubblico delle opposizioni, con riguardo all'impiego della posta cartacea.
- Registro delle opposizioni esteso alla pubblicità cartacea
- Posta cartacea: operativo il servizio gratuito
- Come iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni
- No a marketing selvaggio su cellulari: arriva il regolamento
Registro delle opposizioni esteso alla pubblicità cartacea
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Il d.P.R., ai sensi dell'art. 1, comma 54, della Legge 124/2017 (Legge concorrenza), ha introdotto le necessarie modifiche per rendere operativa l'estensione dell'opt-out alla pubblicità cartacea e ha stabilito le modalità tecniche di iscrizione degli abbonati e precisato gli obblighi di consultazione degli operatori di telemarketing.
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Il decreto ha equiparato il trattamento per finalità di marketing degli indirizzi postali presenti negli elenchi telefonici pubblici a quello delle relative numerazioni; pertanto, solo in assenza di opposizione, sono consentiti i contatti pubblicitari tramite telefono o posta cartacea.
Il Regolamento attuativo, inoltre, aveva previsto che entro 90 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento sarebbe stata stata completata la realizzazione tecnica del Registro esteso alla posta cartacea.
Posta cartacea: operativo il servizio gratuito
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Nei giorni scorsi, con una nota sul sito istituzionale, il Ministero dello Sviluppo Economico ha confermato che è finalmente attivo il servizio gratuito di iscrizione dei cittadini al Registro Pubblico delle Opposizioni che consentirà loro di non ricevere più pubblicità cartacea indesiderata agli indirizzi postali presenti negli elenchi telefonici pubblici.
Al fine di garantire ai cittadini un tempo congruo per bloccare l'invio di posta pubblicitaria indesiderata, ha spiegato il Ministero, gli operatori di marketing dovranno attendere i termini stabiliti dal medesimo Regolamento per poter utilizzare gli indirizzi postali presenti negli elenchi telefonici degli utenti che non hanno espresso l'opposizione. Ma prima, ovviamente, sarà necessario per gli operatori effettuare le necessarie verifiche presso il Registro Pubblico delle Opposizioni.
Il trattamento degli indirizzi postali per fini commerciali, spiega il MISE, manterrà validità anche a seguito dell'iscrizione nel Registro, ma soltanto qualora gli operatori abbiano ottenuto un apposito consenso da parte dell'interessato, secondo la normativa vigente in materia di privacy e in particolare il Regolamento (UE) 2016/679.
Come iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni
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Il Registro Pubblico, attivo dal 2011 per opporsi alle chiamate di telemarketing, è stato realizzato e sarà gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni (che svolge attività di supporto alla Pubblica Amministrazione nel campo dell'ICT) su affidamento del Ministero dello Sviluppo Economico attraverso un contratto di servizio.
Coloro che risultano intestatari di un numero presente negli elenchi telefonici pubblici, spiega il Ministero, potranno iscriversi al Registro a partire dal 6 maggio 2019 esprimendo l'opposizione sia alle chiamate di telemarketing sia alla pubblicità cartacea.
Per approfondimenti: Telemarketing: come iscriversi al registro delle opposizioni
Anche gli utenti che risultano già iscritti al servizio per non ricevere la pubblicità telefonica potranno richiedere l'estensione dell'iscrizione per non ricevere nemmeno quella cartacea: in tal caso: l'opposizione si potrà esprimere attraverso una delle quattro modalità disponibili ovvero web, numero verde, email e raccomandata.
No a marketing selvaggio su cellulari: arriva il regolamento
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Il Mise ha fornito anche precisazioni per quanto riguarda l'attesa estensione del servizio a tutti i numeri riservati (cellulari inclusi), stabilita dalla Legge n. 5/2018: "in seguito ai lavori svolti dal tavolo tecnico inter-istituzionale appositamente istituito dal Ministero dello sviluppo economico, è attualmente in corso l'iter di approvazione del Regolamento attuativo, che una volta emanato completerà la riforma del telemarketing, garantendo ai cittadini un maggiore controllo dei propri dati personali".