di Gabriella Lax - A fronte delle tante domande di Reddito di cittadinanza accolte, tante persone hanno invece deciso di rinunciarvi, perché? Il gioco non vale la candela ovvero i paletti da mantenere sono troppo stretti e rigidi rispetto a controlli invasivi e a un guadagno che, ad esempio, non supera i cento euro, o cifre ancora più basse. Da qui l'idea di ritirare la domanda del reddito di cittadinanza.
Reddito di cittadinanza, 75% domande accolte
I numeri diffusi da Pasquale Tridico, presidente dell'Inps raccontano di più di un milione di domande di Reddito di cittadinanza pervenute all'Istituto, delle quali il 75% sono state accolte. Al 30 aprile, sono state 1.016.977 le domande pervenute: con la Campania in testa con 172.175 richieste, seguita dalla Sicilia, con 161.383 domande. Superiori alle 90mila le richieste in Lazio, Puglia e Lombardia (rispettivamente 93.048, 90.008 e 90.296). Le regioni con il minor numero di domande di Rdc sono invece la Valle D'Aosta (1.333), il Trentino (3.695) e il Molise (6.388). Per quanto riguarda i canali a disposizione per la presentazione delle domande, i CAF risultano quelli più utilizzati, con 748.742 richieste, seguiti dalle Poste (209.605) e dai patronati (35.593).Quindi numeri che sembrano incoraggianti, ma, se si cambia punto di vista, i numeri forniti dai Caf parlano di cifre molto lontane dai 734 euro al mese per il Reddito di cittadinanza
: secondo i dati sono circa 34mila a percepire solo 40 euro mensili, in 61mila i destinatari di 100 euro, altri 40mila tra 100 e 200 euro mensili, e infine 34mila che incasseranno tra 200 e 300 euro. Ci sono poi 138mila destinatari con cifre che vanno da 300 e 500 euro e, infine, 97mila circa stanno tra 500 e 750 euro. Un dietro front che parla di cifre dai centomila ai 130mila soggetti pronti a ritirarsi. Ecco il perchè della clamorosa marcia indietro, ovvero la disdetta del reddito, per la quale, al momento non è prevista nemmeno la modulistica. • Foto: blog delle stelle