di Gabriella Lax - Per la pace fiscale, sono in scadenza il 31 maggio i termini per beneficiare delle definizioni agevolate delle controversie, dei processi verbali di contestazione e delle irregolarità formali.
Rottamazione cartelle, ecco le scadenze
La pace fiscale prevista dal decreto legge n. 119 del 2018, comprende una serie di misure che consentono ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione col fisco, versando le imposte dovute senza applicazione di sanzioni e interessi.
Nello specifico, sono tre i provvedimenti di cui stanno per scadere i termini di adesione e che riguardano la definizione agevolata:
- delle irregolarità formali;
- dei processi verbali di constatazione;
- delle controversie tributarie.
In tutti e tre i casi, l'adesione si perfeziona con la presentazione della domanda e il pagamento degli importi dovuti o della prima rata entro maggio 2019.
Dunque entro il 31 maggio, coloro che vogliono «avvalersi della definizione agevolata delle controversie tributarie in cui è parte l'Agenzia delle entrate devono presentare la relativa "Domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti" e pagare gli importi dovuti per il perfezionamento».
La domanda va presentata in via telematica direttamente dall'interessato, abilitato ai servizi telematici dell'Agenzia delle entrate, o incaricando un intermediario oppure recandosi presso un qualsiasi ufficio territoriale dell'Agenzia".
A tal fine si ricordano i codici tributo:
- PF30 Iva e relativi interessi
- PF31 Altri tributi erariali e relativi interessi
- PF32 Sanzioni relative ai tributi erariali
- PF33 Irap e addizionale regionale all'Irpef e relativi interessi
- PF34 Sanzioni relative all'Irap e all'addizionale regionale all'Irpef
- PF35 Addizionale comunale all'Irpef e relativi interessi
- PF36 Sanzioni relative all'addizionale comunale all'Irpef.
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