di Gabriella Lax - La dipendenza da videogame è una malattia: per questo, l'Organizzazione mondiale della Sanità la inserirà, da gennaio 2022, tra le patologie ufficialmente riconosciute.
Ufficiale, dipendenza da videogame è malattia
Giovani e adulti, drogati di videogiochi, ridotti a zombie davanti ad uno schermo. Persone incapaci di distinguere la realtà dalle fantasie con tutte le conseguenze del caso. Si chiama gaming disorder e rientrerà nel nuovo testo con definizioni e codici per oltre 55 mila malattie e condizioni patologiche.
La notizia è stata diffusa durante l'Assemblea Generale a Ginevra, come riporta Repubblica.it, dove i Paesi membri hanno votato a favore dell'adozione del nuovo aggiornamento dell'International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (la cui sigla è Icd-11), che contiene per la prima volta il gaming disorder. Per definizione si tratta di «una serie di comportamenti persistenti o ricorrenti legati al gioco, sia online che offline, manifestati da: un mancato controllo sul gioco; una sempre maggiore priorità data al gioco, al punto che questo diventa più importante delle attività quotidiane e sugli interessi della vita; una continua escalation del gaming nonostante conseguenze negative personali, familiari, sociali, educazionali, occupazionali o in altre aree importanti».
Per essere considerato patologico, il comportamento deve essere reiterato per 12 mesi, «anche se la durata può essere minore se tutti i requisiti diagnostici sono rispettati e i sintomi sono gravi».
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