di Gabriella Lax - Nel processo tributario telematico, l'obbligo del deposito telematico scatta solo per i ricorsi notificati alla controparte dal 1° luglio 2019. A spiegarlo è Fiorenzo Sirianni, direttore della Giustizia tributaria del ministero dell'Economia, nel corso di un evento formativo organizzato a Bari, dall'Uncat (Unione nazionale delle camere degli avvocati tributaristi).
Processo tributario telematico dal 1° luglio
I chiarimenti hanno riguardato l'obbligo del Ptt (processo tributario telematico) che scatterà per i ricorsi notificati dal 1° luglio, momento in cui sarà obbligatorio presso tutte le commissioni tributarie.
Come sottolineato dal Mef, la nuova norma decorrerà dalla notifica dell'atto introduttivo del giudizio alla controparte. Di conseguenza non sarà obbligatorio il Ptt per i ricorsi notificati prima del 1° luglio, pur se depositati dopo. All'origine del chiarimento del ministero un interrogativo, sollevato dal Sole24Ore, riguardante la casistica interessata alla precisazione per i ricorsi notificati in forma cartacea prima del 1° luglio 2019, la cui costituzione in giudizio, soprattutto in ipotesi di reclamo, scade dopo tale data.
Il ministero evidenzia che solo per le impugnazioni notificate dopo il 1° luglio scatta l'obbligatorietà della procedura telematica, mentre negli altri casi è facoltativa, quindi non obbligatoria, la costituzione in giudizio in via telematica. Quest'ultima procedura potrebbe tornare utile al difensore nel caso in cui la sola costituzione telematica fosse sufficiente per la consultazione degli atti del fascicolo telematico e quindi estrarre direttamente le future controdeduzioni dell'Ufficio.
Al contrario, in ipotesi di deposito cartaceo, l'acquisizione degli atti dell'Agenzia richiede la presenza fisica presso la sede della commissione.
• Foto: 123rf.com