di Annamaria Villafrate - Ue sotto accusa per crimini contro l'umanità. La denuncia presentata dagli avvocati Omer Shatz e Juan Branco è contenuta in un corposo dossier che supera le 240 pagine. Per gli accusatori l'operazione "Triton", che ha preso il posto di "Mare Nostrum" ha provocato la morte di decine di migliaia di migranti tra quelli che hanno perso la vita in mare e quelli che sono stati uccisi nei campi libici. La politica di respingimento dei flussi migratori, che ha visto tra i principali sostenitori Francia, Germania e Italia e i rispettivi capi di Governo dovrà affrontare, se la denuncia dovesse andare aventi, il giudizio della Corte Penale Internazionale.
Le accuse
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Gli avvocati Omer Shatz, israeliano e Juan Branco, franco spagnolo denunciano l'UE e gli Stati membri alla Corte Penale Internazionale per il reato di "crimini contro l'umanità". Le politiche migratorie adottate dall'Europa avrebbero creato consapevolmente la "rotta migratoria più mortale del mondo".
Questo avrebbe causato la morte di decine di migliaia di migranti tra quelli morti in mare e quelli che, per effetto delle politiche di esternalizzazione affidate alla Guardia Costiera libica sono stati deportati, torturati, ridotti in schiavitù, uccisi, stuprati, perseguitati e incarcerati nei campi di detenzione libici. Tutti sapevano, secondo i due avvocati, delle condizioni e dei trattamenti che venivano perpetrati in danno dei migranti, ma nessuno è intervenuto. Perfino le Nazioni Unite, sono rimaste inascoltate.
Da qui la presentazione alla Corte penale internazionale di un nutrito dossier di oltre 240 pagine. Dossier in cui gli avvocati riportano che Frontex (Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) aveva avvertito che abbandonare la missione di salvataggio "Mare Nostrum" avrebbe causato un più elevato numero di vittime.
Gli accusati
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L'accusa rivolta l'UE però non è del tutto generica. Essa è infatti indirizzata nello specifico a quegli Stati come Italia, Germania e Francia che durante i tre-quattro anni presi in esame nella denuncia, si sono attivati politicamente nel creare la situazione denunciata. Stati rappresentati da persone in carne e ossa, tra cui Angela Merkel e Emmanuel Macron. Loro come altri funzionari dell'UE si sono resi responsabili degli effetti dell'operazione Triton, che ha ridotto di 40 miglia nautiche l'area di soccorso in mare, riducendo così drasticamente l'area in cui poter effettuare i salvataggi.
Le motivazioni
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Gli avvocati sostengono che: "Nel complesso, le politiche migratorie dell'UE hanno causato la morte di "migliaia di civili all'anno negli ultimi cinque anni e hanno prodotto circa 40.000 vittime di crimini all'interno della giurisdizione della corte negli ultimi tre anni." La politica migratoria europea in sostanza, secondo gli avvocati, aveva solo una precisa finalità "sacrificare la vita dei migranti in difficoltà in mare, con l'unico obiettivo di dissuadere gli altri in situazioni simili dalla ricerca di un rifugio sicuro in Europa".
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