di Gabriella Lax - Il prossimo 17 giugno è l'ultimo giorno utile per pagare la prima rata dell'Imu (imposta municipale sugli immobili) relativa al 2019. Pagamenti che potrebbero subire dei rincari considerato che la legge di bilancio ha sbloccato gli aumenti imposti dai Comuni.
Imu, le agevolazioni confermate
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Intanto ricordiamo che sono state confermate per quest'anno le agevolazioni già in vigore, ossia: l'esenzione completa per la prima casa (A2 civile abitazione; A3 abitazioni di tipo economico; A4 abitazioni di tipo popolare; A5 abitazioni di tipo ultrapopolare; A6 abitazioni di tipo rurale; A7 abitazioni in villini), a meno che non si tratti di residenze di lusso (A1 abitazioni di tipo signorile; A8 abitazioni in ville; A9 castelli, palazzi di eminenti pregi storici o artistici); la riduzione al 50% per i comodati genitore-figlio, secondo precise condizioni; e, infine, la riduzione del 25% per gli immobili affittati a canone concordato.
Imu, come si calcola la prima rata
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Per calcolare la prima rata dell'Imu ci sono precise regole: serve individuare la base imponibile che è data dalla rendita catastale dell'immobile rivalutata del 5%. A questo punto al valore ottenuto si devono moltiplicare dei coefficienti previsti per legge che sono:
- 160 per le abitazioni di tipo: signorile, civile, economico, popolari, ultrapopolari, rurali, villini, ville, castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici, alloggi tipici dei luoghi (categoria catastale da A/1 a A/11 - escluso A/10)
- 80 per uffici o studi privati (categoria A10)
- 140 per collegi e convitti, case di cura e ospedali non a scopo di lucro, prigioni e riformatori, uffici pubblici, scuole e laboratori, biblioteche, musei, gallerie, accademie, circoli (categoria catastale da b1 a b8)
- 55 per negozi e botteghe (categoria catastale c1)
di seguito, al valore che si ottiene moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% per il coefficiente previsto per legge si applicano le aliquote previste dai Comuni che devono essere pubblicare in un'apposita sezione del sito del Ministero delle finanze. Il calcolo della prima rata dell'Imu 2019 dovrà essere effettuato sulle base delle aliquote deliberate dai Comuni l'anno scorso e che è possibile verificare sul sito del Dipartimento delle Finanze.
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Come si paga l'Imu
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Come si paga l'Imu? I contribuenti possono scegliere di pagare utilizzando un modello F24 o bollettino di conto corrente postale. L'F24 si trova online gratuitamente dal sito dell'Agenzia delle entrate o negli sportelli abilitati, e va poi compilato con molta attenzione. In particolare devono essere indicati i codici tributo, ossia:
- "3912" per l'abitazione principale e relative pertinenze
- "3913" per fabbricati rurali ad uso strumentale
- "3914" per i terreni
- "3916" per le aree fabbricabili
- "3918" per gli altri fabbricati
Se si vuole pagare coi bollettini postali il numero di conto corrente è "1008857615", valido su tutto il territorio nazionale e il bollettino deve essere intestato a "Pagamento Imu".
Leggi anche la guida Imu