Tante le misure inserite nel provvedimento, tra cui il parziale stop al codice degli appalti, frutto di un compromesso su cui nei giorni scorsi il governo giallo-verde aveva trovato la quadra. Altre novità introdotte riguardano le PA, che non dovranno più selezionare i commissari di gara all'interno dell'albo Anac e il ritorno degli appalti integrati. Ancora, ok al piano bipartisan da 160 milioni in sei anni per dotare gli asili e le case di cura di telecamere tese a prevenire episodi di violenza.
"Siamo orgogliosi di offrire agli imprenditori e agli amministratori locali regole più semplici, efficaci e trasparenti. Restano incomprensibili le critiche di chi vorrebbe burocrazie e procedure più complicate perché lì più facilmente trovano spazio corruzione e illegalità" ha commentato il ministro dell'interno Salvini a margine dell'approvazione. Soddisfazione anche del ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli: "Per il governo l'approvazione di questo decreto al Senato era un vero e proprio giro di boa. Il fatto che l'abbiamo passato con successo dimostra la nostra solidità politica su un esame importante".
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