di Gabriella Lax - Cambiano i termini di utilizzo di WhatsApp. L'app di messaggistica istantanea mette dei paletti fermi contro l'invio di messaggi automatici o di massa, o in caso di uso non personale. I responsabili rischiano grosso. E' quanto si legge nelle faq di WhatsApp.
WhatsApp: da dicembre azioni legali per chi abusa
«WhatsApp è una piattaforma di messaggistica privata originariamente progettata per consentire alle persone di messaggiare i propri amici e familiari - si legge sulle pagine informative della piattaforma - considerato che - i nostri prodotti non sono concepiti per l'invio di messaggi automatici o di massa, operazioni entrambe che hanno sempre costituito una violazione dei nostri- l'applicazione aveva previsto dei servizi appositi come WhatsApp business e l'Api di WhatsApp business. L'obiettivo del cambio dei termini di utilizzo è quello di rafforzare le misure che evitino comportamenti ritenuti non idonei o veri e propri abusi da parte delle centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo. «Questa sfida richiede un approccio olistico e WhatsApp
si impegna a utilizzare le risorse a sua disposizione, comprese azioni legali, per impedire abusi che violano i nostri termini di servizio come i messaggi automatici o di massa o l'uso non a scopo personale» si legge. Da un lato verranno applicate «misure a livello tecnologico - ma non solo, poiché - avviamo anche azioni legali contro aziende o individui collegati a prove presenti sulla piattaforma di tali abusi. WhatsApp si riserva il diritto di continuare a intraprendere azioni legali in queste circostanze.Inoltre, a partire dal 7 dicembre 2019, WhatsApp intraprenderà azioni legali contro coloro che commettano o aiutino altri a commettere abusi che violano i termini di servizio, come l'invio di messaggi automatici o di massa, o l'uso non personale, anche se tale valutazione si basa su informazioni disponibili solo al di fuori della piattaforma.