di Annamaria Villafrate - In dirittura d'arrivo, salvo imprevisti, le telecamere negli asili nidi e nelle scuole materne. Lo sblocca cantieri diventato legge nei giorni scorsi e in vigore dal 18 giugno 2019 ha già stanziato i fondi per l'installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso nei nidi e nelle scuole materne fino al 2024. Per preservare i bambini da eventuali condotte violente delle maestre però c'è anche il disegno di legge n. 897, che prevede l'adozione di un decreto con cui definire le modalità con cui valutare le attitudini delle maestre. Il tutto con l'obiettivo di proteggere i bambini da violenze verbali e fisiche.
Fondi per l'acquisto delle telecamere nelle scuole materne
A partire dal nuovo anno scolastico sarà possibile installare le telecamere nei nidi e nelle scuole materne. I fondi sono stati già istituiti fino al 2024 dallo sblocca cantieri e verranno erogati in favore dei Comuni. A loro il compito di provvedere all'installazione di sistemi di video sorveglianza a circuito chiuso e delle apparecchiature necessarie a conservare le immagini video registrate. D'ora in poi chi alzerà le mani sui bambini, li strattonerà o li offenderà verrà ripreso e non potrà più negare l'evidenza. L'art. 5 septies dello sblocca cantieri in questo modo legittima e conferisce concretezza a quanto previsto dall'art. 4 del disegno di legge n. 897, che si occupa di prevenire e contrastare le condotte di maltrattamento, anche attraverso l'adozione di misure preventive.
Test psicoattitudinali e corsi di "empatia" per le maestre
Misura, quella delle telecamere, che però non è sufficiente a proteggere i bambini. Per questo il disegno di legge n. 897 in corso di esame in commissione affari costituzionali al Senato prevede anche che, una volta approvato, un decreto avrà il compito di stabilire in che modo le maestre dovranno essere sottoposte a test di valutazione psico attitudinale. Test a cui saranno soggette non solo al momento dell'assunzione, ma anche in seguito, a cadenza periodica. Scopo di questi test, valutare l'eventuale insorgenza di episodi di logorio fisico e psicologico derivante dallo svolgimento delle funzioni educative e di cura. Altri ancora però gli obiettivi di questo disegno di legge.
Il ddl prevede infatti:
- percorsi formativi in cui il personale addetto alla cura e all'educazione dell'infanzia può apprendere pratiche e tecniche per sviluppare una relazione empatica con i bambini;
- incontri periodici per individuare l'insorgenza di eventuali criticità;
- colloqui con le famiglie per rafforzare la corresponsabilità educativa;
- percorsi di sostegno e ricollocazione del personale non idoneo;
- misure di rilevamento precoce di episodi di stress correlato al lavoro.