Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter del 25 luglio 2006) ha reso noto di aver completato il ciclo di ispezioni (avviate nell'ottobre dello scorso anno) per verificare l'osservanza delle regole contenute nel "Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti". L'Autorità ha inoltre reso noto di aver adottato provvedimenti con i quali ha prescritto ad alcune società che gestiscono i "sistemi di informazione creditizia" (Sic) misure per garantire il rispetto del codice di deontologia. Difatti, dagli accertamenti effettuati sono emerse violazioni in rapporto alla disciplina vigente, in particolare rispetto alla comunicazione di dati contenuti nel sistema di informazioni creditizie a favore di soggetti non autorizzati (in genere a vantaggio delle società telefoniche in occasione dell'attivazione di contratti di abbonamento a servizi di telefonia cd. post-pagato);all'incompletezza dell'informativa resa agli interessati; all'inadeguatezza delle misure adottate nel fornire un idoneo riscontro alle istanze di accesso ai dati personali presentate dagli interessati; all'utilizzo (in un caso) delle liste elettorali per finalità di c.d. "allarme antifrode"; il trattamento (in un caso) di dati ulteriori rispetto a quelli necessari al fine di verificare la puntualità dei pagamenti. In definitiva sono stati adottati sei distinti provvedimenti nei quali si è affermata l'illiceità trattamento dei dati provenienti dai Sic, raccolti per la diversa finalità di tutela del credito (e di contenimento del relativo rischio) e si è vietato ai gestori telefonici e ai Sic l'ulteriore trattamento di tali informazioni.
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