di Gabriella Lax - Con l'attivazione del sistema telematico dell'anagrafe vaccinale non sarà necessario, per tutte le famiglie in regola con le vaccinazioni e che stanno per iscrivere i figli a scuola, presentare alcun certificato.
Vaccini, con l'anagrafe vaccinale addio ai certificati
Col riferimento alla scadenza del prossimo 10 luglio per la presentazione dei certificati di avvenute vaccinazioni per le iscrizioni scolastiche, prevista dalla normativa vigente (Legge Lorenzin), il ministero della Salute e il ministero dell'Istruzione specificano che i genitori non hanno più l'obbligo di presentare la documentazione. Quindi la necessità di presentare documentazione cartacea ci sarà solo in caso di problemi nel sistema informatico o di incongruenze. In tutti questi casi le famiglie saranno contattate e potranno comunque dimostrare la regolarità della situazione vaccinale del bambino. I genitori avranno poi dieci giorni di tempo per portarli a scuola. Fatta eccezione con Trento e Bolzano, con le anagrafi funzionanti non bisognerà presentare il certificato vaccinale. Infatti, Tutte le regioni hanno avviato da aprile la trasmissione dei dati, tranne le Province autonome di Trento e Bolzano che saranno presto a regime.
Ddl vaccini in aula entro fine luglio
Intanto procede l'esame del ddl sull'obbligo vaccinale flessibile (quello che renderebbe la vaccinazione obbligatoria solo «in caso di emergenze sanitarie o di compromissione dell'immunità di gruppo») che potrebbe arrivare in aula a fine mese. Sono state avviate le audizioni per aprire il dibattito a tutto tondo. Si aspetta l'ultimo parere della Commissione Bilancio al testo. Di seguito verranno votati gli emendamenti in Commissione Igiene e Sanità e si spera di approvare il testo in Commissione entro fine luglio. Nel frattempo rimane in vigore la legge Lorenzin che prevede l'obbligo della vaccinazione per le iscrizioni all'asilo nido e alla scuola materna e, con modalità diverse, riguarda anche le scuole elementari, scuole medie e i primi due anni delle superiori, fino ai 16 anni. Di conseguenza i bambini da zero a sei anni non in regola con le vaccinazioni non possono accedere agli asili nido e alle scuole dell'infanzia; bambini e ragazzi nella fascia d'età da 6 a 16 anni potranno entrare a scuola. In entrambi i casi, se i genitori rifiuteranno ripetutamente di far vaccinare i figli dopo colloqui e solleciti da parte delle Asl, incorreranno nelle sanzioni pecuniarie previste dalla legge.
• Foto: 123rf.com