di Gabriella Lax - Montecitorio, ma quanto ci costi? A dare una risposta a questa domanda ci pensa un report secondo il quale, solo per le spese telefoniche, sono stati messi a bilancio per il 2019 alla Camera oltre un milione di euro.
Dalla telefonia ai trasporti, le spese a Montecitorio
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Nello specifico sono 400mila euro di telefonia fissa, 330mila euro di mobile e 425mila euro per la connessione internet. Con un aumento del 5,48% rispetto all'anno precedente, quando ammontava a 1 milione e 95mila euro.
Come riporta AdnKronos, si arriva invece a 10 milioni 700mila euro per i trasporti, senza allontanarsi dalla cifra spesa nel 2018; diminuisce leggermente la spesa per igiene e pulizia: 6 milioni 370mila euro in confronto ai 6 milioni 405mila euro della gestione precedente (- 0,55%), nello specifico. oltre alla 'pulizia' (6 milioni 100mila euro) anche lo 'smaltimento dei rifiuti' (245mila euro) e la 'lavanderia' (25mila euro). Passando alla voce servizi di ristorazione si spendono 2 milioni 095mila euro, comprensivi di mensa al piano terra e buvette in stile Liberty del piano aula; con un calo -2,10%. In discesa anche i costi della 'mobilità' (-1,32%): 1 milione 125mila euro, di cui 410mila euro per gli accessi alla Ztl e 25mila euro per 'noleggio automezzi con conducente'.
Con un passaggio importante si spende molto meno per spedire lettere e raccomandate (-33,33%): si è passati dai 150mila euro del 2018 ai 100mila euro attuali. Invariate le spese per la 'fornitura di acqua, gas ed elettricità' (4 milioni 650mila euro) e quello dei 'servizi sanitari', a cominciare dalle visite di controllo e dai presidi medici (730mila euro); diminuiscono i costi per il 'servizio di facchinaggio' si riduce del 2,35%: 1 milione 660mila euro. Nessuno scossone per 'aggiornamento professionale per il personale e la formazione linguistica e informatica dei deputati': la spesa è uguale allo scorso anno, 750mila euro. Crescono i soldi spesi per i 'servizi editoriali' con un +1,12%: parliamo di 4 milioni 975mila euro, soprattutto per la preparazione e la stampa degli atti parlamentari.
Il vero aumento riguarda la 'spesa per assicurazioni' (infortuni dipendenti, malattia del personale non dipendente, RC-RCA e copertura missione in zone di guerra): maggiorata del +24,24% nel 2019, per circa 1 milione 025mila euro. Come nel 2018, anche quest'anno si prevedono 130mila euro per 'studi e ricerche', comprese le 'consulenze professionali' e il servizio 'traduzioni e interpretariato'. Scendono i costi della 'comunicazione istituzionale' (dalla comunicazione esterna ai servizi fotografici) costa 2 milioni 870 mila euro (-1,71%), mentre per i 'servizi di informazione' Montecitorio spende 2 milioni 995mila euro (-0,33% in confronto all'anno precedente). A queste spese poi vanno sommati 79 milioni 551mila 571 euro per 'beni, servizi e spese diverse', comprensivi di consulenze tecnico-professionali (220mila euro); 'spese per le procedure di gara' (110mila euro), spese 'per concorsi' (800mila euro), e 245mila euro per organizzare 'conferenze, manifestazioni e mostre'. Sostanzioso aumento del 12,87%, dei costi delle commissioni d'inchiesta (500mila euro). Costeranno 280mila euro, invece, le 'Commissioni permanenti, Giunte e Comitati': comprese le 'spese di missione' (225mila euro) e quelle per 'convegni e conferenze' (15mila euro). Per le 'attività internazionali' è prevista una spesa di 1 mln 820mila euro (+4% rispetto al 2018), mentre per il cerimoniale si registra un calo del 2,38% con un esborso di 615mila euro.
Montecitorio le cifre complessive
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In sostanza equivale a 144 milioni 885mila euro la spesa complessiva per i deputati nel 2019. Comprese le 'indennità' degli onorevoli (81 milioni 265mila euro), i rimborsi per le 'spese di viaggio' (8 milioni 450mila euro), di 'soggiorno' (26 milioni 500mila euro), per 'l'esercizio del mandato parlamentare' (27 milioni 900mila euro) e quelle per il telefono (770mila euro). L'importo risulta invariato rispetto all'anno precedente, registrando un lieve calo dello 0,01 per cento, ovvero 144 milioni 905mila euro.