di Redazione - 12 mesi in più di mobilità in deroga. È quanto precisa l'Inps nel messaggio n. 2768/2019 (sotto allegato), in conformità a quanto dispone il decreto crescita (convertito dalla legge n. 58/2019).
La nuova legge ha previsto, infatti, la proroga per il 2019 per ulteriori 12 mesi, del trattamento di mobilità in deroga nelle aree di crisi industriale complessa.
Il trattamento, spiega l'Inps nel messaggio, si applica anche ai lavoratori che hanno cessato o cessano la mobilità ordinaria o in deroga entro il 31 dicembre 2019, nel limite di spesa di 16 milioni di euro per il 2019 e di 10 milioni di euro per il 2020.
Pertanto, l'Istituto, nel liquidare la prestazione, verificherà che il beneficiario abbia terminato un trattamento di mobilità ordinaria o in deroga non più nel periodo dal 22 novembre 2017 al 31 dicembre 2018 ma dal 22 novembre 2017 al 31 dicembre 2019.
Rimane invariato il controllo che "la prestazione concessa dalla Regione sia senza soluzione di continuità rispetto alla precedente mobilità ordinaria o in deroga". Nel caso in cui queste due condizioni non si verifichino, conclude l'istituto, "non si potrà procedere al pagamento della prestazione e si dovrà altresì darne riscontro, per il tramite della Direzione regionale/di coordinamento metropolitano, alla Regione che ha decretato la prestazione, per i successivi adempimenti".
Scarica pdf messaggio Inps n. 2768/2019
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