Pubblicate dall'Agenzia delle Entrate le guide aggiornate a luglio 2019 su sisma bonus e ristrutturazioni edilizie

di Redazione - Sono online da qualche giorno le guide aggiornate a luglio 2019 su sisma bonus ed ecobonus. Entrambe le guide (sotto allegate) recepiscono le novità introdotte dalla legge di conversione del decreto crescita in vigore dal 30 giugno 2019.

Sisma bonus 2019

Per quanto concerne il sisma bonus due le importanti novità contenute nella legge di conversione del decreto n. 34/2019.

La prima riguarda l'estensione dell'agevolazione per l'acquisto di case antisismiche alle zone classificate a rischio sismico 2 e 3.

La detrazione, già in vigore dal 2017, spiega l'Agenzia delle Entrate, era precedentemente prevista solo per gli interventi sulle unità immobiliari situate in zone classificate a rischio sismico 1.

Ai fini dell'individuazione delle zone classificate a rischio sismico il riferimento è sempre l'ordinanza del presidente del consiglio dei ministri n. 3519/2006.

La seconda novità riguarda la possibilità, per il contribuente, di scegliere al posto della detrazione per la realizzazione di interventi di adozione di misure antisismiche, un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha eseguito gli stessi lavori.

Il fornitore sarà rimborsato mediante un credito d'imposta, che potrà utilizzare esclusivamente in compensazione in 5 quote annuali di pari importo, oppure cedere il credito ricevuto ai suoi fornitori di beni e servizi (i quali però non potranno effettuare ulteriori cessioni).

Per le modalità operative tuttavia avvisa l'agenzia bisogna attendere il provvedimento ad hoc del direttore delle Entrate di prossima emanazione.

Bonus Ristrutturazioni edilizie 2019

Per quanto concerne invece le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, a partire dal 30 giugno, i contribuenti che beneficiano della detrazione spettante per gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici possono scegliere di cedere il corrispondente credito in favore del fornitore dei beni e servizi necessari alla loro realizzazione.
A sua volta, il fornitore ha facoltà di cedere il credito d'imposta ricevuto ai propri fornitori di beni e servizi. È esclusa sempre la possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi nonché, in ogni caso, la cessione a istituti di credito e intermediari finanziari.

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Foto: 123rf.com
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