Dopo il fallimento del tour operator Thomas Cook arrivano le prime indicazioni di Federconsumatori. Codacons scende in campo a tutela dei viaggiatori coinvolti

di Redazione - Ha dichiarato fallimento e ha annunciato ufficialmente la cessazione immediata delle attività nonché la cancellazione di voli e pacchetti vacanze prenotati. È quanto avvenuto in queste ore al tour operator inglese Thomas Cook che ha dichiarato bancarotta lasciando in difficoltà centinaia di migliaia di utenti.

Bancarotta Thomas Cook

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il tour operator britannico con 178 anni di storia alle spalle, ha chiesto la liquidazione giudiziaria. Lo annuncia la società in una nota, sottolineando che "sono cancellati tutti i futuri voli e le future vacanze". Nonostante le trattative, il gruppo non è riuscito a raggiungere un accordo con i creditori e questo ha innescato la richiesta di bancarotta. Con la liquidazione, il tour operator mette a rischio 22.000 posti di lavoro a livello globale, di cui 9.000 in Gran Bretagna.

Sul sito web l'azienda ha precisato che l'Autorità dell'Aviazione Civile ha istituito un servizio di assistenza per i clienti che si trovano attualmente all'estero. Gli utenti coinvolti sono centinaia di migliaia: per le circa 500 mila persone attualmente in viaggio con i voli e i pacchetti venduti dall'agenzia si pone infatti il problema del rientro dai Paesi di destinazione.

Una situazione che ha visto attivarsi subito le associazioni dei consumatori.

Federconsumatori le prime indicazioni per i turisti Thomas Cook

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Da Federconsumatori arrivano le prime indicazioni per i turisti coinvolti, invitati a consultare il sito www.federconsumatori.it, sul quale saranno forniti aggiornamenti in tempo reale, o a rivolgersi ad una delle sedi della federazione o a contattare lo Sportello SOS Turista al numero 059.251108 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30.

Nel frattempo, avvisa la Feder, per chi al momento si trova all'estero e ha una prenotazione per un volo di ritorno per il Regno Unito, l'azienda sta organizzando voli di rimpatrio operativi fino al 6 ottobre e solo per i passeggeri il cui viaggio ha avuto origine nel Regno Unito. Questo programma non include i voli di andata e, nel caso in cui si scelga di acquistare un altro volo per partire con un'altra compagnia fuori dal Regno Unito, non sarà possibile usufruire dei voli di rimpatrio per il rientro.

Alcuni pacchetti vacanze di Thomas Cook includono voli con compagnie aeree non correlate al Gruppo: in tal caso i voli dovrebbero essere operativi, tuttavia, consiglia Federconsumatori, è sempre meglio verificare l'effettiva operatività e la validità della prenotazione stessa.

Invece, i clienti che abbiano un volo o un pacchetto Thomas Cook tramite un altro agente di viaggio devono contattare il tour operator di riferimento per avere informazioni.

La Thomas Cook sta prendendo accordi per i rimborsi da effettuare sulle prenotazioni che rientrano nella copertura Atol, una sorta di copertura finanziaria per i pacchetti di viaggio venduti dalle agenzie con sede nel Regno Unito. Per maggiori informazioni sulle modalità di rimborso il consiglio è consultare il sito entro il 30 settembre.

Codacons scende in campo a tutela dei turisti italiani coinvolti

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Anche il Codacons scende in campo a tutela dei turisti italiani coinvolti nel fallimento Thomas Cook. Tutti coloro che si trovano all'estero tramite viaggi organizzati dalla società fallita e che non hanno informazioni sul rientro in Italia, possono, infatti, contattare il Codacons per ottenere assistenza, spiega l'associazione. Allo stesso modo chi ha acquistato pacchetti vacanza per viaggi futuri tramite Thomas Cook versando acconti o saldando totalmente gli importi dei contratti, può attivarsi tramite il Codacons per tutelare i propri diritti e avviare l'iter per ottenere il rimborso di quanto pagato. "Non sappiamo al momento quanti italiani siano coinvolti nel default, e invitiamo in tal senso il Ministero degli Esteri ad attivarsi per fornire informazioni ai connazionali che si trovano all'estero e sono interessati dal fallimento della società - spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi - I turisti italiani coinvolti possono intanto contattare il Codacons per ottenere assistenza inviando una mail all'indirizzo info@codacons.it ".


Foto: https://it.wikipedia.org/wiki/File:Thomas_cook_a320-200_g-vced_arp.jpg
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