di Redazione - "Con un po' di fortuna il tre ottobre ce la facciamo" a chiudere la partita del decreto clima e portarlo in consiglio dei ministri. È quanto afferma il ministro dell'ambiente, Sergio Costa, a margine della presentazione del rapporto Anci Conai.
Sarà un "decreto legge perché l'emergenza climatica ormai la riconosciamo tutti. Se c'è un'emergenza climatica, allora c'è anche un'emergenza legislativa e il decreto legge è un decreto di urgenza, fermo restando che poi il Parlamento lo può arricchire" annuncia ancora Costa.
Quanto ai nodi da sciogliere, "stiamo chiudendo la quadratura - spiega il ministro - perché incide anche su altri ministeri e su elementi di natura economica".
Il provvedimento, quindi, "va impostato con la legge di stabilità altrimenti rischia di non avere le coperture ma è una questione solo di tipo tecnicistico e non tecnico-politico". Del resto, "le coperture finanziare - secondo il ministro - ci sono, ma è chiaro che vanno rapportate insieme alla stabilità".
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