di Redazione - Iva scontata del 2% per chi paga col bancomat, più cara invece se si paga in contanti. E' l'ultima ipotesi allo studio del governo alle prese col cantiere della manovra.
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Tramontata l'ipotesi di un aumento ad hoc per determinate categorie di beni e servizi, si rafforza sempre di più l'idea di accelerare sui pagamenti elettronici e di garantire una sorta di cashback a chi usa bancomat e carte, "punendo" invece chi usa il contante.
Iva scontata
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L'ipotesi al vaglio dei tecnici, come avvalorato anche dalle dichiarazioni di ieri del ministro degli esteri Di Maio, è una sorta di "bonus malus". Come riporta il Sole24Ore, per alcuni prodotti e servizi ritenuti a più alto rischio di evasione l'Iva verrebbe incrementata dell'1% per chi paga cash ed essere invece ridotta di 2 punti percentuali per chi usa pagamenti tracciabili.
Così, ad esempio, il conto dell'hotel o del ristorante saldato con banconote farebbe scattare l'aliquota dell'11% in luogo di quella del 10%, mentre se si salda con moneta elettronica l'Iva scenderebbe all'8%.
Cashback
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Inoltre, i consumatori avrebbero anche l'incentivo del cashback, ovvero la restituzione del 2% delle transazioni effettuate con carte o bancomat. Una restituzione che potrebbe essere rappresentata da un credito di imposta o da un "rimborso" effettivo sull'estratto conto delle carte (per il tramite degli istituti di intermediazione che le gestiscono).
Si avrebbe così, ha commentato Di Maio "un meccanismo virtuoso; il contante gira di meno e un'evasione più bassa".
Agevolazioni per chi si dota di pos
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D'altro canto, per evitare tentativi di elusione, tra gli scenari all'attenzione dei tecnici c'è anche la riduzione delle commissioni a carico degli esercenti ed autonomi che si doteranno di Pos, sanzionando, di pari passo, chi invece non si doterà di strumenti per consentire pagamenti tracciabili.
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