di Annamaria Villafrate - Approvata in via definitiva dalla Camera la legge delega europea (sotto allegata), dopo una serie di modifiche al testo da parte del Senato. La legge contiene le deleghe necessarie per adeguare e recepire la normativa europea in diverse materie, tra cui spicca tutta una serie di direttive in materia ambientale e altre novità molto importanti. A partire dal mandato di arresto europeo fino alle professioni regolamentate, senza dimenticare le novità fiscali e le misure che mirano a tutelare la salute dei lavoratori esposti a sostanze pericolose.
- Legge delegazione europea
- Dal mandato d'arresto europeo all'ambiente: le direttive da recepire
- I regolamenti a cui adeguarsi
Legge delegazione europea
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Approvata in via definitiva alla Camera con 264 voti favorevoli e uno contrario, la legge di delegazione Europea. Il testo si compone di 26 articoli e le disposizioni contenenti le deleghe hanno ad oggetto il recepimento di 26 Direttive, l'adeguamento a 10 Regolamenti Europei e a una decisione del Consiglio.
Tante le novità che si rifletteranno nel nostro ordinamento, tra le quali emergono senza dubbio tutta una serie di direttive in materia ambientale, che affrontano il problema sotto diversi punti di vista, dai rifiuti, all'efficientamento energetico fino alla riduzione delle emissioni di carbonio.
Dal mandato d'arresto europeo all'ambiente: le direttive da recepire
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Una delle direttive da recepire è la n. 2018/958/UE che impone agli Stati membri una valutazione preliminare della proporzionalità delle disposizioni di natura legislativa, regolamentari o amministrative volte a limitare l'accesso alle professioni regolamentate o al loro esercizio.
La direttiva impone quindi a tutti gli Stati una valutazione ex ante di cui fissa i passaggi che gli Stati devono rispettare prima di emanare una legge o un atto di natura amministrativa la cui finalità è quella di limitare l'accesso a una professione regolamentata.
Dal punto di vista fiscale diverse le direttive che l'Italia dovrà fare proprie. La prima è la Direttiva (UE) 2018/822 che riguarda lo scambio informazioni fiscali sui meccanismi transfrontalieri, la seconda è la n. 2017/2455 che disciplina l' IVA su servizi e vendite a distanza e la terza invece, la n. 2017/1852 si occupa dei meccanismi di risoluzione delle controversie in materia.
Per quanto riguarda le sostanze pericolose e la salute dei lavoratori si segnalano la Direttiva (UE) 2017/2398 che si pone l'obiettivo di tutelare la salute dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni o mutageni attraverso opportune misure preventive, la n. 2017/2102 che impone una forte restrizione all'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e infine la 2013/59 dell'Euratom che contiene norme di sicurezza e di protezione contro le radiazioni ionizzanti.
Molte le direttive che si occupano di materia ambientale, come quella che si propone di ridurre le emissioni di carbonio, o quella che mira ad aumentare l'efficienza energetica o gestire al meglio i rifiuti.
Sul fronte penale sarà rivista la disciplina del mandato europeo. Da vincolanti diventeranno facoltativi diversi motivi che oggi rendono impossibile eseguire in Italia una richiesta di un'autorità giudiziaria straniera. In questo modo sarà più facile dare esecuzione ai mandati emessi all'estero.
I regolamenti a cui adeguarsi
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Uno dei Regolamenti più importanti a cui la legislazione interna dovrà adeguarsi è il n. 655/2014, sulla procedura relativa all'ordinanza europea di sequestro conservativo sui conti bancari al fine dei rendere più agevole il recupero oltre frontiera dei crediti civili e commerciali. Il creditore avrà in sostanza la possibilità di vincolare i conti del debitore e chiederne quindi l'assegnazione, impedendo così al soggetto obbligato di compromettere il suo diritto.
Gli altri regolamenti fanno riferimento a materie decisamente più tecniche come quello che prevede misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, o il regolamento che disciplina i controlli ufficiali sugli alimenti e sui mangimi, o quello che istituisce il codice doganale dell'Unione o infine quello che norma la sicurezza dell'approvvigionamento di gas.
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