di Valeria Zeppilli - A distanza di oltre un anno dalla sua presentazione, il ddl di delegazione europea n. Ac 1201-B è stato approvato in via definitiva dalla Camera e presto arriverà il momento, per l'Italia, di recepire ben 26 direttive europee e di adeguarsi a 10 regolamenti comunitari.
Stretta su dumping e distacco
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Tra gli effetti delle norme che dovrebbero entrare in vigore vi è anche una stretta al dumping salariale e l'introduzione di limiti specifici per i lavoratori distaccati.
Il distacco transnazionale potrà durare al massimo dodici mesi, con possibilità di prorogarlo per ulteriori sei mesi. Durante questo periodo, le retribuzioni saranno quelle del paese che ospita il lavoratore, mentre i contributi a favore del distaccato dovranno essere versati nel paese di origine.
Decorso il termine massimo di diciotto mesi, il lavoratore avrà diritto a tutte le garanzie applicate nel paese che lo ha accolto.
In sostanza, si tratta di recepire quanto stabilito dalla direttiva 2018/957.
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Test di proporzionalità
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Il ddl di delegazione europea, nei suoi 26 articoli, recepisce anche il contenuto della direttiva 2018/598, che prevede lo svolgimento di test di proporzionalità prima di introdurre disposizioni tese a limitare l'accesso alle professioni regolamentate.
Solo se vi saranno motivi di interesse generale, ovverosia di ordine pubblico, sicurezza e sanità, sarà possibile prevedere delle limitazioni.
Altre disposizioni in materia di lavoro
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Restando in materia di lavoro, tra le direttive che il ddl andrebbe ad attuare vi sono anche la numero 2017/2102, la numero 2017/2387 e la numero 2013/59, tutte relative alle cautele da adottare in presenza di sostanze pericolose e alla salute dei lavoratori.
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